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SENTENZA TAR SU PIANO CASA

Zorzato: Regione sempre pronta al confronto, ma le norme vanno applicate

“Era evidente già al momento dell’approvazione della legge sulla terza edizione del Piano Casa che un comune non può decidere di disapplicare una norma. Nonostante avessi dichiarato fin da subito la disponibilità della Regione a valutare qualsiasi proposta, purché migliorativa, e su questa basi aprire il confronto in qualsiasi momento, qualche comune ha voluto proseguire sulla strada del muro contro muro. Mi sembra più che lecito chiedersi ora: con che vantaggi per i cittadini?”. Così il vicepresidente e assessore regionale al territorio Marino Zorzato si esprime dopo la sentenza del TAR del Veneto, che ha invalidato la delibera del comune di Asiago che si opponeva all’applicazione del Piano Casa regionale sul suo territorio. “Questo strumento normativo, infatti – sottolinea Zorzato – non va minimamente a toccare il patrimonio vincolato. Si punta invece al miglioramento dell’esistente e non al consumo di suolo. Adesso, a distanza di mesi, il TAR boccia una delibera palesemente illegittima e questo perché non si è voluto restare nel campo della ragionevolezza”. “Apprendiamo con grande soddisfazione della sentenza – aggiungono Giuseppe Sbalchiero e Paolo Bassani, ripettivamente Presidenti della Confartigianato del Veneto e degli Edili regionali– che certifica quanto da noi affermato assieme al Vice Presidemnte della Regione Veneto al momento della presentazione del Piano ter. Resta l’amarezza di fronte a comportamenti sul piano amministrativo che non hanno ragion d’essere. Non è pensabile che il cittadino di un comune possa avvalersi di quanto previsto dalla normativa e il cittadino di un altro comune ne sia escluso a parità di condizioni. Senza contare le spese da sostenere – avvocati, ricorsi, tribunale – e soprattutto il disagio per tutti quei cittadini che hanno dovuto rinviare di mesi quello che potevano fare perché era un atto dovuto!”. “Finora l’applicazione del Piano Casa in Veneto – conclude Zorzato – ha visto la presentazione di circa 70 mila domande, attivando investimenti pari a circa 3 miliardi di euro e come stimato dalla Associazioni di categoria circa 20.000 posti di lavoro salvati e 7.000 piccole imprese che hanno evitato la chiusura. E’ di qualche giorno fa l’approvazione da parte della giunta veneta di una circolare esplicativa, che fornisce indicazioni al fine di superare eventuali dubbi interpretativi e rendere uniforme l’applicazione delle norme regionali nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di tutela dell’ambiente e del paesaggio. Erano impegni che avevamo preso con le autonomie locali e che abbiamo rispettato. La nostra disponibilità al confronto è ed è sempre stata massima”.