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SBALCHIERO SUI DANNI ALLUVIONE: SERVONO INTERVENTI E NON CHIACCHIERE

10/11/2010SBALCHIERO SUI DANNI ALLUVIONE: SERVONO INTERVENTI E NON CHIACCHIEREPassata l'emozione, è tempo di agire tralasciando inutili quanto pericolose e facili "provocazioni". E' questo il messaggio che il presidente di Confartigianato Vicenza, Giuseppe Sbalchiero, invia alle piccole imprese artigiane, cittadini, istituzioni, altre categorie economiche e classe politica.  «Da subito il mondo dell'artigianato si è mobilitato a sostegno di quanti sono stati colpiti dall'alluvione, mettendo a disposizione mezzi per lo sgombero dei materiali e dei macchinari danneggiati, oppure per supportare i colleghi impossibilitati a evadere ordini e commesse, oltre a mettere in campo tutta una serie di sostegni economici e finanziari», spiega Sbalchiero. «Ora è tempo di raccogliere le idee e di fornire concreti aiuti lasciando da parte certo "sciacallaggio demagogico" perpetrato da chi riveste ruoli di rappresentanza nella sfera economica e politica: mi riferisco all'insostenibile idea dell'obiezione fiscale. A quanti scorrettamente la propongono, chiederei di mettere a disposizione i propri soldi per chi dovesse attuale le loro folli proposte, e non di indurre cittadini e imprenditori a commettere reati – perché di questo si tratta – di cui poi saranno chiamati direttamente a rispondere. E' un atteggiamento scorretto e che, di nuovo, rischia di "infangare" l'immagine del Veneto troppo spesso denigrato come terra attaccata agli "schei" e incline all'evasione fiscale. Trovo certamente più seria la proposta del presidente della Regione Luca Zaia di trattenere in Veneto parte dell'Irpef versata dai contribuenti per far fronte ai danni dell'alluvione. Ma non è più tempo di demagogia. Il Governo ha promesso aiuti economici immediati: accogliamo quindi con soddisfazione la notizia dello stanziamento di 300 milioni di euro a favore del Veneto. E' questo il contributo del quale hanno bisogno cittadini e imprese». Sbalchiero spiega inoltre che «la Confartigianato vicentina non intende tollerare eventuali comportamenti scorretti da parte di imprese a lei associate. Il riferimento è ai casi di "prezzi gonfiati" pagati dai cittadini a fronte di alcuni interventi. «Chiediamo ai cittadini di fornirci nome e cognome delle aziende che hanno fatto i lavori perché, nel caso fossero nostre iscritte, non esiteremo a espellerle dall'Associazione. Ricordo che, di fronte a certe cifre, il cittadino può rivolgersi ai nostri sportelli per sapere se il prezzo sia in linea; inoltre, nel nostro sito [__DYNAWEBXPSITE__]/  è consultabile un elenco di aziende che si sono messe a disposizione per effettuare interventi immediati», ricorda Sbalchiero. Quanto alle aziende colpite, non mancano quelle che hanno dichiarato di non farcela a rimettersi in piedi, situazioni legate anche all'età anagrafica del titolare, mentre altre stanno – a velocità diverse –  ripristinando locali e strumentazione anche con il supporto di amici, familiari e dei propri dipendenti».