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SARTOR: L’ARTIGIANATO REGIONALE UNA VOLTA ANCORA APRIPISTA NEL SISTEMA DI TUTELA DEL REDDITO DEI DIPENDENTI

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09/11/2006SARTOR: L’ARTIGIANATO REGIONALE UNA VOLTA ANCORA APRIPISTA NEL SISTEMA DI TUTELA DEL REDDITO DEI DIPENDENTI_x000D_
Si concretizza la prima parte dell’accordo regionale sul Fondo Apprendistato, siglato nell’estate di quest’anno tra le Organizzazioni artigiane e il sindacato dei lavoratori. Ha trovato infatti attuazione in questi giorni, il sistema di garanzie a tutela del reddito degli apprendisti dell’artigianato edile. Sono potenzialmente coinvolti oltre 2mila ragazzi attualmente iscritti alla CEAV proprio in qualità di apprendisti. Il Comitato tecnico paritetico ha accolto le prime 26 pratiche provenienti delle province di Treviso, Vicenza e Venezia. L’accordo prevede che vengano rimborsati alle aziende iscritte alla CEAV (Cassa Edile Artigianato Veneto) i costi per apprendisti sospesi per maltempo o mancanza di lavoro. Inoltre liquida alle imprese i costi sostenuti a favore degli apprendisti per la quota aggiuntiva dell’ indennità di malattia."Si tratta di un intesa pilota -commenta il presidente della Confartigianato del Veneto, Vendemiano Sartor – che certamente apre una nuova strada che servirà da punto di riferimento per il settore in tutta Italia. Nessun altra Cassa Edile in Italia infatti, artigiana e non, offre questo servizio alle imprese e agli apprendisti. Li sosteniamo in situazioni di difficoltà oggettiva, e contemporaneamente premiamo le imprese con le "carte in regola": infatti solo le richieste di ditte in regola con i versamenti alla cassa vengono prese in considerazione".In questi ultimi anni l’edilizia è stata tra i settori trainanti dell’economia veneta e non solo. Ma le prospettive non sono rosee: il mercato si è fermato, e l’introduzione di nuovi obblighi burocratici (oggi in cantiere dovrebbero essere conservati ben 48 documenti, per essere burocraticamente in regola) rischia di essere un elemento aggiuntivo di selezione delle aziende: "In questo contesto -spiega Sartor- l’estensione della tutela del reddito agli apprendisti può essere utile, soprattutto in caso di brevi mancanze di lavoro, perché permette all’ azienda di non interrompere il rapporto con un giovane che si sta formando e che sarà nel 50% dei casi un futuro imprenditore artigiano".