Skip to main content







RIATTIVAZIONE SISTRI

Bissoli: “Siamo allibiti”

“Siamo allibiti e oltre ogni limite dell’umana pazienza. Di fronte ad un fallimento totale del sistema SISTRI, che aggiunge ulteriori costi alle aziende senza essere strutturato per gestire con semplicità la tracciabilità dei rifiuti, è letteralmente incredibile che non si sia deciso di abbandonarlo definitivamente. Non sappiamo più in che lingua urlarlo: il SISTRI non funziona, non ha mai funzionato eppure le imprese hanno pagato per qualcosa di inesistente e dovranno tornare a farlo”. E’ questa la rabbiosa reazione di Andrea Bissoli, Presidente di Confartigianato Verona, alla notizia del riavvio del SISTRI, il sistema di gestione dei rifiuti speciali. Attraverso un comunicato pubblicato ieri sera sul sito istituzionale, il Ministro dell’Ambiente Clini ha annunciato l’intenzione di avviarlo, stabilendo anche un calendario con scadenze che si riferiscono ad una prima fase per i gestori di rifiuti e le aziende oltre i 10 dipendenti che producono rifiuti pericolosi (1° ottobre 2013) ed una seconda fase per tutte le altre imprese (3 marzo 2014). E’ stata anche annunciata la soppressione del contributo SISTRI per tutto il 2013. “Il Ministro dell’Ambiente – continua Bissoli – non ha tenuto in alcuna considerazione le motivate critiche e le richieste che la Confederazione e Rete Imprese Italia da sempre esprimono sul Sistri, e che sono state da ultimo nuovamente rappresentate al Garante delle PMI nel corso delle specifiche consultazioni effettuate presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 5 febbraio scorso. Abbiamo già avuto modo di sperimentare l’inadeguatezza del SISTRI, la farraginosità delle procedure, la complessità del sistema organizzativo e logistico, i malfunzionamenti dell’hardware e del software fin qui evidenziatisi, i costi e gli oneri diretti ed indiretti; tutte caratteristiche che fanno del SISTRI un sistema ingestibile e, a nostro parere, irriformabile”. Le imprese, dunque, non ne vogliono più sapere di un sistema sul quale, anche da Enti terzi come DigitPA “sono state espresse critiche pregnanti rispetto ad una serie di fattori che vanno dal procedimento di affidamento del servizio alla quantificazione dei costi, fino alle forniture dei mezzi necessari per l’attuazione del progetto (Relazione finale della Commissione Parlamentare di inchiesta , Roma 4 marzo 2013, DOC XXIII n. 20, Conclusioni, pag. 155). “Confartigianato, pertanto, facendosi parte diligente anche nei confronti di Rete Imprese Italia – afferma ancora il Presidente Andrea Bissoli -, continuerà ad attivarsi con forza per contrastare questa nuova iniziativa di un Governo alle battute finali. Come noto, noi non siamo mai stati contrari alla tracciabilità dei rifiuti. Abbiamo sempre dimostrato con i fatti il fondamentale ruolo giocato dalle associazioni artigiane nel gestire correttamente le prassi tecniche e giuridiche per il corretto smaltimento dei rifiuti. Abbiamo presentato ai Ministeri competenti concrete proposte per la realizzazione di un nuovo sistema di gestione e tracciabilità dei rifiuti semplice, poco costoso ed in linea con le migliori esperienze europee. Rifiutiamo, però, l’avvio di un sistema inefficace e completamente inadatto alle piccole imprese, che sarebbero costrette ancora una volta a caricarsi di oneri burocratici e di costi impropri. La Confederazione, a livello nazionale, ha in animo di attivare una serie di iniziative, che vedranno anche il coinvolgimento dei territori, al fine di dare forza alla nostra azione. In questo momento di grave crisi economica, più che mai, dobbiamo dare voce, con la forza necessaria, alle giuste istanze delle nostre imprese”.