«Per diversi mesi – continua Piva – abbiamo sollecitato il Ministero dell’Ambiente con la richiesta di eliminazione di tale adempimento amministrativo, che non serviva a nessuno».
La nuova normativa ha escluso dall’obbligo della tenuta del registro per il trasporto dei propri rifiuti, quelli derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo.
«Un successo di Confartigianato e delle altre organizzazioni – spiega Virginio Piva -, battutesi contro un provvedimento che nulla avrebbe portato come beneficio ambientale, ma anzi avrebbe solo aumentato la burocrazia sulle imprese».
«Pur apprezzando questa importante decisione che elimina un inutile adempimento per gli edili – aggiunge Agostino Bonomo, presidente provinciale di Confartigianato Vicenza – continueremo a batterci perché l’obbligo della tenuta del registro venga eliminato anche per i rifiuti prodotti e trasportati in proprio da altri mestieri, come gli elettricisti, gli idraulici, i falegnami, i giardinieri, i dipintori. La logica è la stessa, e stiamo sempre parlando di rifiuti non pericolosi».
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