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“GIO-CHI-AMO” DAI BAMBINI DELLE AREE DISAGIATE FOTOGRAFATI DA STEFANO ANZOLA UN INSEGNAMENTO DI CREATIVITA’ E GIOIA DI VIVERE

31/03/2009"GIO-CHI-AMO" DAI BAMBINI DELLE AREE DISAGIATE FOTOGRAFATI DA STEFANO ANZOLA UN INSEGNAMENTO DI CREATIVITA' E GIOIA DI VIVERE È una mostra assolutamente da non perdere quella che si inaugura venerdì 3 aprile alle 18 nei locali espositivi di ViArt a Palazzo del Monte, in Contrà del Monte a Vicenza, e che rimarrà aperta al pubblico da sabato 4 a domenica 26 aprile con ingresso libero (orario continuato dalle 10 alle 19, chiuso il lunedì). "Gio-chi-amo" racchiude infatti una magnifica sequenza di fotografie scattate da Stefano Anzola nelle aree più svantaggiate del mondo con ritratti di bambini e della loro inventiva "artigianale" nel crearsi i propri giocattoli. L'evento è un epilogo della "Settimana dell'Artigianato" svoltasi nelle scorse settimane.Promossa dall'Associazione Artigiani Confartigianato Impresa Famiglia con il patrocinio e il sostegno di Camera di Commercio, ArtigianFidi Vicenza, Comune di Vicenza, Banca Popolare di Vicenza, Ufficio Missionario della Diocesi di Vicenza e Festival Biblico 2009, la mostra è un invito alla  solidarietà e alla riflessione sui rapporti tra i tanti "nord" e "sud" del mondo ma anche, grazie alla vitalità sprigionata dalle immagini, un concentrato di fantasia e di gioia di vivere che ha molto da insegnare. Scrive infatti l'autore Stefano Anzola, fotografo parmense di Colorno dove è nato nel 1957 e dove vive e lavora: «Non mi scorderò mai la fierezza di un bambino, che portava chiaramente visibili sulle mani e sui piedi i segni di una vita difficile, nel mostrarmi i suoi semplici giochi come se fossero la cosa più bella del mondo e nel mettersi in posa come un campione con qualcosa che noi avremmo difficilmente definito un pallone. Con in testa immagini come questa, ho provato molto spesso un senso di impotenza, tornando dai miei viaggi, perché ho sempre voluto far riflettere sulla differenza tra il nostro modo di vivere e quello di altri Paesi. Con questa raccolta di immagini spero di riuscire a comunicare, sia agli adulti che ai bambini, valori come l'importanza del gioco, la cura anche per i giocattoli più semplici e il divertimento che, purtroppo, mi sembra si siano un po' dimenticati e persi nella nostra società di oggi».Il gioco, infatti, è lo strumento ideale che permette a ogni bambino di esprimere la propria fantasia e creatività, di relazionarsi con gli altri, di "imparare la vita" mimando il mondo dei "grandi". Un'esigenza insopprimibile che trova in questa suggestiva documentazione un'ulteriore riprova.Ma "Gio-chi-amo" avrà anche un interessante corollario locale. A partire dal 14 aprile, infatti, l'esposizione proporrà anche i lavori degli alunni e studenti vicentini che hanno partecipato al laboratorio "Dire, Fare e Pensare" tradizionalmente curato dall'Ufficio Scuola dell'Associazione Artigiani vicentina.