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Autoriparatori: ritiro dei PFU (Pneumatici Fuori Uso) da parte dei consorzi, Fabrizio Argenta lancia l’allarme

Le imprese preoccupate in vista dell’ “alta stagione” che arriva con il cambio gomme per l’inverno a metà novembre

30 luglio 2021

Siamo solo a luglio ma dalle nostre imprese sul territorio arrivano segnali preoccupanti in materia di ritiro PFU in vista dell'”alta stagione” che arriva con il cambio gomme per l’inverno a metà novembre. I problemi sono molteplici e alcuni risalgono a vecchia data, primo su tutti l’attività irregolare connessa al mercato che sembra aumentare nel corso degli anni.

“Il modello di raccolta che doveva essere efficace ed efficiente -afferma Fabrizio Argenta Presidente provinciale Meccatronici – si sta per inceppare generando una massa enorme di PFU in circolazione non coperti da contributo ambientale creando intoppi e colli di bottiglia nella filiera della raccolta ed a cascata ci sono ripercussioni che si riversano in modo massiccio sulla piccola impresa, ultimo anello della catena, con le imprese che si ritrovano a dover gestire in azienda grandi quantità di questa particolare tipologia di rifiuto con tutti i problemi di spazio e al contempo rischi in caso di controllo da parte delle autorità”.
In Veneto tra gommisti e autoriparatori operano 4mila e cinquecento aziende artigiane che danno lavoro a quasi 12mila trecento addetti.
“Apprezziamo gli sforzi fin qui fatti dal Governo per cercare di arginare il problema -conclude il Presidente- ma, nonostante i provvedimenti emergenziali emanati dal ministero della Transizione ecologica a fine 2020, le officine continuano a lamentare piazzali pieni di pneumatici usati, attese nei ritiri molto lunghe e problemi nella gestione dei depositi temporanei. Sembra proprio che gli annosi problemi non siano risolti e si chiede alla politica un maggior impegno, soprattutto in virtù della tanto auspicata sostenibilità ambientale. Un appello va inoltre rivolto ai due principali consorzi che si occupano della raccolta, Ecopneus ed Ecotyre, affinché si adoperino per risolvere queste criticità”.