Skip to main content







PENSIONI: ECCO LE NOVITÀ DAL 2011

Nel 2011 ha preso il via il nuovo regime delle decorrenze per la pensione di anzianità. Per chi matura i requisiti alla pensione a partire dal 1° gennaio 2011, entra in vigore la cosiddetta finestra “mobile ” o a “scorrimento”, introdotta dalla manovra finanziaria dell’estate 2010.
Si tratta di un’uscita personalizzata, che fissa l’inizio della pensione dopo un determinato periodo di tempo trascorso dal momento in cui vengono perfezionati i requisiti di età e contribuzione.
Cambia dunque il precedente regime delle due o quattro finestre fisse annuali, assegnate in base al semestre o al trimestre di maturazione dei requisiti.

Con le nuove regole la decorrenza ha inizio:

 

  • 12 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti per i lavoratori dipendenti (pubblici o privati);
  • 18 mesi dopo il perfezionamento dei requisiti per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti o coltivatori diretti).

Un esempio pratico? Ipotizziamo che un lavoratore dipendente abbia maturato il diritto alla pensione di anzianità il 10 agosto 2010. Non è toccato dalle nuove regole e conseguendo i requisiti entro il terzo trimestre dell’anno vede aprirsi la finestra il 1° luglio 2011.
Se però lo stesso lavoratore matura i requisiti il 10 gennaio 2011, rientra nel nuovo regime e dovrà attendere 12 mesi (più i giorni necessari per arrivare al primo del mese successivo) e quindi potrà andare effettivamente in pensione il 1 febbraio 2012.
E cosa succede tra la maturazione dei requisiti e l’apertura della finestra? Si deve continuare a lavorare?
La pensione verrà pagata dopo l’apertura della finestra: è naturalmente possibile lasciare il lavoro al momento in cui si maturano i requisiti ma in questo caso si resterà per un certo periodo senza stipendio né pensione. Se invece si continua a lavorare, i contributi versati contribuiranno a migliorare il futuro importo della pensione; questo non avviene però, con il sistema retributivo, per chi ha già 40 anni di contributi: gli ulteriori versamenti saranno “regalati” al sistema.
Nel 2011, le pensioni sono state aumentate, in via provvisoria, nella misura dell’1,4%. L’aumento viene fissato, salvo conguaglio che viene operato di anno in anno in occasione dell’erogazione della prima rata di pensione. Gli importi di trattamenti minimi sono di 467,42 euro mensili pari a 6.076,46 euro annui.
Per l’anno 2010 l’aumento definitivo è stato confermato nella misura dello 0,7%, già accertato lo scorso anno.
Si ricorda che gli uffici del Patronato INAPA di Confartigianato sono a disposizione per ogni pratica amministrativa di pensione di qualsiasi Ente, compresi Enasarco, ex Inpdai ed Enpals (anzianità, vecchiaia, invalidità, sociale, superstiti, riscatti, ricongiunzioni, ecc.), di infortunio, di malattia professionale.