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PASSA EMENDAMENTO PD-PDL AL DECRETO SVILUPPO. UN GRANDE SUCCESSO DELLE ORGANIZZAZIONI DELLE PMI RIUNITE IN RETE IMPRESE ITALIA

Ieri il Governo ha incassato alla Camera il via libera finale alla legge di conversione del decreto sviluppo. Dopo il recepimento delle modifiche apportate dalle commissioni finanze e attività produttive della Camera al dl n.83/2012, il testo della legge passa ora al Senato.
Tra i contenuti principali c’è quello dell’Iva per cassa il cui limite massimo di fatturato (per i soggetti passivi -imprese e partite Iva- che hanno diritto all’esigibilità dell’Iva all’atto del pagamento dei corrispettivi -beni e servizi-) passa da 200 mila a 2 milioni di euro. Per i medesimi il diritto alla detrazione dell’Iva sorge dal momento del pagamento. Il diritto alla detrazione in capo al cessionario-acquirente invece sorge dal momento di effettuazione dell’operazione.

Il provvedimento necessita di un ulteriore decreto ministeriale attuativo del ministero dell’economia da emanare entro 60 giorni dalla conversione in legge del decreto. “L’emendamento proposto dai relatori al DL Sviluppo, gli onorevoli Raffaello Vignali e Alberto Fluvi, che introduce il pagamento dell’IVA solo dopo l’incasso dei corrispettivi, va nella direzione da tempo auspicata da R.ETE. Imprese Italia. Siamo convinti che darà una boccata di ossigeno agli imprenditori in crisi di liquidità e alle prese con il grave problema dei ritardi di pagamento da parte dei committenti. Prevedere il versamento dell’Iva al momento dell’effettivo pagamento della fattura da parte del debitore ristabilisce un corretto equilibrio nei rapporti tra imprese e Fisco”. Questo il commento del Presidente di R.ETE. Imprese Italia Giorgio Guerrini alla proposta presentata dagli onorevoli Vignali e Fluvi.
“L’estensione del regime alle imprese con volume d’affari fino a 2 milioni di euro – sottolinea il Presidente Guerrini – rappresenta un significativo passo nella direzione della crescita e dello sviluppo. Ora ci auguriamo una rapida approvazione del testo da parte del Senato”. Si tratta di un grande successo delle Organizzazioni delle PMI riunite in Rete Imprese Italia, ma ancor più della Confartigianato e della sua struttura nazionale competente in materia di Politiche
Fiscali, che nel corso degli ultimi due anni non ha mai abbassato la guardia rispetto al perseguimento di tale obbiettivo.
In sostanza con questo provvedimento viene consentito alle imprese con volume d’affari fino a 2 mln (milioni) di euro di effettuare il versamento dell’IVA al momento dell’incasso della fattura, recependo in pieno la Direttiva Europea 2010/45, mentre fino ad ora questa possibilità in Italia veniva consentita solo fino al tetto dei 200mila Euro di fatturato, escludendo la grandissima parte delle imprese manifatturiere che lavorano su commessa. Anche se in termini non esaustivi, questa estensione dell’applicabilità del regime dell’IVA per cassa potrà avere effetti positivi pure sui tempi di pagamento, dal momento che anche la detrazione dell’IVA viene resa possibile solo a fronte del pagamento effettivo di un bene o di un servizio.