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PAGAMENTI PA

Sbalchiero: “La compensazione debiti crediti unica strada
per dare liquidità immediata alle imprese. La Politica smetta di prenderci in giro”

“Anche se il principio della compensazione è presente nel decreto licenziato due giorni fa alla Camera, la praticabilità, di fatto, non esiste”. E’ quanto afferma Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto- che spiega: “il meccanismo della compensazione previsto dal provvedimento rimane paradossalmente limitato solo a quelle imprese inadempienti nei confronti del fisco, e fino a concorrenza dell’importo indicato in cartella esattoriale, ed esclude, pertanto, le imprese che hanno sempre adottato un comportamento corretto e che sono la stragrande maggioranza. Il risultato finale, quindi, è che per le imprese recuperare i loro crediti verso la P.A., ad oggi, rimane un percorso ad ostacoli”.
“Una situazione –prosegue il Presidente- che ci fa bocciare l’impianto e chiedere, in occasione del voto al Senato la prossima settimana, una rapida inversione di marcia perché alle imprese, che non vivono di illusioni e di promesse, occorre dare risposte certe e immediate. La nostra capacità di resistenza è, infatti, allo stremo: non abbiamo più disponibilità finanziarie e le banche stanno pressando per il rientro dalle anticipazioni delle fatture scadute”.
Oltre al danno dei mancati pagamenti continua la beffa per le imprese che credevano e speravano in una soluzione certa del problema della soddisfazione dei loro crediti nei confronti della P.A. Il testo del decreto approvato alla Camera dei deputati, infatti, rimane confermato nell’impianto originario, reso forse ancora più arzigogolato, e mostra, ancora una volta, più attenzione alle esigenze della burocrazia contabile piuttosto che a quelle delle migliaia di imprese creditrici del terziario di mercato, dell’artigianato e dell’impresa diffusa che sono ormai sull’orlo del collasso.
“Noi artigiani –conclude Sbalchiero- siamo tra i pochi ad essere da sempre critici sulla piega che è stata data al tentativo di soluzione. Sin dall’inizio abbiamo denunciato l’inadeguatezza del provvedimento per le farraginose interrelazioni tra le diverse amministrazioni e l’assenza di un qualsiasi meccanismo operativo che consentisse alle imprese di ottenere in via diretta il pagamento di quanto dovuto ed abbiamo ripetutamente sollecitato tutti gli interlocutori – tecnici, politici e istituzionali – a snellire le procedure e rafforzare il meccanismo di compensazione a garanzia della reale e tempestiva soddisfazione del credito. Purtroppo dobbiamo registrare che la Politica continua a prenderci in giro con provvedimenti solo apparentemente risolutori. E’ il caso dei ritardi di pagamento, ma anche dello slittamento dell’IMU, la rimodulazione della TARES e della sburocratizzazione”.