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OGM: LE REGIONI COMPATTE BLINDANO L’ITALIA. PLAUSO DA CONFARTIGIANATO ALIMENTAZIONE DEL VENETO

30/09/2010OGM: LE REGIONI COMPATTE BLINDANO L'ITALIA. PLAUSO DA CONFARTIGIANATO ALIMENTAZIONE DEL VENETO"Accogliamo con un grande sospiro di sollievo la decisione assunta oggi in sede di Comitato Agricoltura della Conferenza Stato/Regioni contro l'introduzione delle coltivazioni transgeniche in territorio nazionale". Questa la dichiarazione a caldo di Giacomo Deon, Presidente regionale e nazionale degli alimentaristi aderenti alla Confartigianato alla notizia del voto unanime in Commissione Politiche Agricole delle Regioni italiane, con il quale gli Assessori regionali hanno chiesto formalmente al ministro delle politiche agricole di procedere con l'esercizio della clausola di salvaguardia per vietare la coltivazione del Mais MON 810 e della patata Amflora."Un passaggio obbligato -prosegue Deon- per colmare l'attuale vuoto legislativo e tutelare la qualità, la varietà, la biodiversità e la capacità dell'agroalimentare italiano di essere leader nei mercati mondiali"."Sosteniamo sin dagli inizi la posizione della nostra Regione, sempre in prima linea su un argomento scottante e delicato come gli Organismi Geneticamente modificati. E, indipendentemente dalle scelte nazionali – afferma Deon- la nostra Associazione vigilerà sul territorio affinché non nascano coltivazioni spontanee e autonome di mais o altri prodotti geneticamente modificati. La nostra Associazione si è sempre opposta all'utilizzo dell'OGM nella logica che la tutela della propria salute e quella dei propri figli è un diritto che non si può delegare"."Le nostre imprese artigiane si sono distinte per la qualità dei propri prodotti e la trasparenza degli ingredienti impegnati -prosegue Deon-, tutti i cittadini e non solo gli artigiani, hanno il diritto di mantenere i propri territori liberi dagli organismi geneticamente modificati (Ogm). La scelta di non utilizzare gli Ogm non è frutto di un approccio ideologico, ma la convinzione che i prodotti del territorio vanno tutelati e resi competitivi dal territorio per il territorio". L'applicazione delle alterazioni genetiche porterebbero i nostri prodotti ad essere realizzati in qualsiasi parte del mondo, creando grossi problemi alle nostre imprese."Noi Artigiani -conclude Deon- difendiamo la natura e garantiamo l'origine degli ingredienti utilizzati nei nostri prodotti, e se ci scusate il gioco di parole, ci sentiamo geneticamente portatori di quei valori e buon gusto che hanno sempre caratterizzato la gente veneta".