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Occupazione artigianato vicentino: nel I semestre 2021 una stima di 7mila nuove assunzioni

Fondamentale per la ripresa trovare personale qualificato e specializzato

15 luglio 2021

Dati e stime in positivo per l’occupazione nelle imprese artigiane. È quanto emerge dai primi mesi di questo 2021, e dalle proiezioni sui rimanenti, elaborate dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza. A fronte di un osservatorio su un campione di 2.100 imprese socie emerge infatti che nel I° semestre dell’anno sono state effettuate 1.593 assunzioni di cui il 45% a tempo indeterminato (compreso l’apprendistato) e il 55% a tempo determinato.

Numeri che, proporzionati alle 8.873 imprese artigiane con dipendenti nella provincia fanno stimare in un numero complessivo di circa 7 mila nuove assunzioni. La percentuale maggiore del campione riguarda i nuovi rapporti di lavoro nell’area Metalmeccanica (47,71%) che comprende anche settori quali meccanica, elettromeccanica, impiantistica, carpenterie metalliche e auto e moto officine; seguono Edilizia (8,48%) anche per effetto del Superbonus 110% e per un rinnovato interesse nel ‘bene casa’, quindi Alimentari (6,97%) e Trasporti (5,53%) in particolare della logistica delle merci.
“Numeri importanti e che confermano il clima di fiducia che abbiamo registrato tra le imprese attraverso le continue interlocuzioni con gli uffici territoriali nei quali i nostri esperti assistono quotidianamente gli artigiani. A questo ritmo nel II° semestre dell’anno le potenziali nuove assunzioni si possono stimare presumibilmente tra le 12 e 14mila nuove unità aggiuntive. In generale le aziende stanno intercettando la ripartenza e hanno ripreso mediamente bene – spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza -. Ci sono, e fortunatamente sono poche, alcune realtà o porzioni di filiera in sofferenza ma l’auspicio è che anche per loro la ripresa non tardi ad arrivare. Il nostro impegno in questi duri mesi è stato quello di essere accanto ai nostri soci e lo saremo anche in questa fase di ripresa”.
Un recente studio della nostra Federazione regionale, che avvalora l’esigenza della costante necessità di personale formato per aumentare la competitività delle imprese anche nei mercato esteri, conferma la leadership europea dei territori della manifattura made in Italy: il quadrilatero produttivo Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto nel 2020 si è collocato al 5° posto dell’export totale nella classifica con i Paesi UE; nel settore Moda il comparto vicentino si colloca tra le prime otto province italiane esportatrici; Vicenza appare tra le dodici province dell’asse dei mobili della Pianura Padana che sono il terzo esportatore di mobili; nel cosiddetto ‘triangolo dei macchinari’ che vede il Veneto accanto a Lombardia ed Emilia Romagna, si concentrano oltre i due terzi delle esportazioni italiane.
Sulla ripresa e sulle assunzioni pesa però un’incognita: trovare il personale qualificato e specializzato che risponda ai fabbisogni delle imprese. “La mancanza di lavoratori con competenze adeguate alle richieste del mercato è un tema caldo, confermato anche dal sentiment dei nostri imprenditori, e che da tempo si fa sentire – spiega Nerio Dalla Vecchia, vice presidente di Confartigianato Vicenza con delega a scuola e formazione-. Confartigianato Vicenza su questo versante tiene alta l’attenzione non solo sul potenziamento degli ITS ma su tutta la filiera educativa che forma il capitale umano del futuro. Particolare importanza va posta all’ammodernamento e al potenziamento dei laboratori tecnologici degli istituti tecnici e professionali senza i quali gli studenti non potranno acquisire le competenze tecnologiche oggi necessarie per il mercato del lavoro”.
Tre leve, potenziamento dei laboratori tecnologici, valorizzazione della formazione professionale e ITS, che secondo Confartigianato potranno trovare spinta nel PNRR che destina 10 miliardi (su 33) per la formazione professionalizzante, nonché per il risanamento strutturale dell’edilizia scolastica e per una scuola 4.0 cablata e orientata all’innovazione. Confartigianato Vicenza fa proprio il perseguimento di questi obiettivi auspicando una ‘rivoluzione’ che miri all’acquisizione di conoscenze tecniche indispensabili per la competitività delle imprese.