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NUOVE PROBLEMATICHE PER GLI AUTOTRASPORTATORI CHE EFFETTUANO OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO PRESSO LO STABILIMENTO ILVA S.P.A DI PORTO MARGHERA

Una cinquantina di imprese dell’autotrasporto attendono di essere pagate dal gruppo Ilva Spa dallo scorso mese di aprile, nonostante l’azienda avesse garantito, a dicembre, che avrebbe saldato i propri debiti nei confronti degli autotrasportatori. Per questo motivo i rappresentanti regionali di Fai, Cna Fita e Confartigianato Trasporti hanno comunicato alle Prefetture e Questure di Padova e Venezia che, a partire da ieri, 22 gennaio, i lavoratori degli stabilimenti di Legnaro e Marghera si asterranno da qualsiasi attività, se necessario anche bloccando i mezzi di trasporto in entrata e uscita. “Dando fiducia all’azienda debitrice gli autotrasportatori, a dicembre, hanno ripreso a lavorare convinti che l’Ilva avrebbe altrettanto ripreso a pagare – dichiarano Gianluigi Satini, Sergio Barsacchi e Luciano Tieghi, rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali -. Nei giorni scorsi, a Milano, si è svolto un incontro per capire le reali intenzioni di Ilva, ma tuttora la situazione è invariata, e non ci è stata data alcuna garanzia di pagamento da parte dell’azienda”. I sindacati chiedono aiuto alle istituzioni, in particolare alle Prefetture delle due province venete interessate, per verificare se esistano le condizioni per un provvedimento di sospensione dei versamenti contributivi e fiscali per compensare i crediti maturati per le fatture emesse e non pagate. “Ora Ilva è soggetta ad amministrazione straordinaria e i creditori rischiano di non poter riscuotere più niente dall’azienda – dichiara Tieghi -. Ad avanzare soldi dal gruppo sono anche imprese di autotrasporto individuali. Se le istituzioni non si faranno carico di quanto sta accadendo, molti autotrasportatori che hanno lavorato 8 mesi in buona fede, senza ricevere alcun soldo, si troveranno anche senza lavoro. È inaccettabile. Per questo abbiamo deciso di intraprendere iniziative di protesta, come l’astensione a fornire alcun servizio di trasporto all’azienda”.