Stefano Stenta, presidente della categoria Moda di Confartigianato Vicenza, esprime la soddisfazione del comparto per la nuova misura adottata dalla Commissione UE che introduce l’obbligo dell’indicazione di origine sia per i Paesi Ue sia per tutti gli altri anche per i prodotti non alimentari, auspicando un veloce completamento dell’iter che prevede altri due passaggi in Parlamento e in Consiglio UE.
«Era da qualche anno che come Tavolo Regionale della Moda avevamo presentato al vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani le nostre istanze – ricorda Stenta -. La certezza di noi piccoli imprenditori di poter utilizzare il “marchio” Made in Italy è una garanzia in più. Sono molti gli sforzi che facciamo quotidianamente per continuare a produrre nel nostro Paese soffocati da una burocrazia incredibile, con costi energetici superiori alla media europea, con una fiscalità che lievita e che non ci da certezze. Questo risultato ci conforta – conclude – e ci permette di lavorare più sereni, una serenità per noi ma soprattutto per i nostri clienti e committenti che da tempo ci chiedono espressamente dichiarazioni che le nostre lavorazioni siano realmente realizzate in Italia».
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