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NON BASTA SVOLGERE UN LAVORO CON LE PROPRIE MANI PER DEFINIRSI UN VERO ARTIGIANO

03/07/2007NON BASTA SVOLGERE UN LAVORO CON LE PROPRIE MANI PER DEFINIRSI UN VERO ARTIGIANO E' di questi giorni la notizia della scoperta, nell'ambito dell'impegno della Guardia di Finanza contro l'evasione fiscale, di una vicenda eclatante, quella riportata dai giornali della città come un emblematico caso di "artigiano evasore totale" che, secondo le forze dell'ordine, non era neppure titolare di una partita Iva per il lavoro che svolgeva.La vicenda dà lo spunto per alcune riflessioni importanti, in un momento come questo attraversato da tensioni per il peso della tassazione in Italia.Prima di tutto, dal punto di vista giuridico, non è esatto definire il presunto evasore come "artigiano" in quanto, non esistendo egli per lo Stato italiano dal punto di vista fiscale, non è neppure iscritto all'Albo delle Imprese Artigiane. Ma sarebbe troppo semplicistico ridurre a ciò la questione.«Essere un vero artigiano infatti – sottolinea con forza il presidente dell'Associazione Artigiani della provincia di Vicenza, Giuseppe Sbalchiero – non vuol dire solo essere un imprenditore che fa un lavoro con le proprie mani. Il vero artigiano è pienamente inserito nella nostra società, sia dal punto di vista imprenditoriale che umano. Pensa al lavoro, ma anche a pagare le tasse, oltre che alla propria famiglia e alla società stessa che gli sta attorno».Questo caso è un'ulteriore dimostrazione dell'abuso che si fa del termine "artigianato", troppo spesso utilizzato per indicare lavorazioni dilettantistiche, mentre il vero artigiano possiede competenze e capacità non comuni.