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NASCE UN NUOVO INDICE DI CONFARTIGIANATO. PER MPI CALA DEL 6,2% IL COSTO ELETTRICITÀ. A SPINGERE GIÙ I PREZZI IL RIBASSO DELLE COMMODITIES E LE DELIBERE DEL “TAGLIA-BOLLETTE”

II ribasso dei prezzi delle commodities e le delibere del “taglia-bollette” stanno piegando verso il basso la struttura dei prezzi dell’elettricità per le piccole imprese. Ad individuare la tendenza è l’ufficio studi di Confartigianato Imprese Veneto sulla base di un nuovo indice del costo dell’energia messo a punto da Confartigianato nazionale.
Con il 2015 infatti, Confartigianato ha avviato la pubblicazione di un indice del costo dell’energia elettrica sul mercato di maggior tutela di una micro-piccola impresa (MPI) tipo che rappresenta la media di 7 profili* maggiormente rappresentativi per settore e domanda di energia delle aziende artigiane e delle MPI fino ai 20 addetti con una maggiore intensità di utilizzo del fattore energia elettrica.
“Ne emerge -spiegano da Confartigianato Veneto- che al I trimestre 2015, la micro-piccola impresa tipo (che, sulla base di una ponderazione che considera consumo medio dei singoli profili e il numero degli addetti nei settori di riferimento, ha una potenza impegnata di 45 kW e un consumo annuo di 60 MWh) sostiene un costo annualizzato per l’energia elettrica di 11.904 euro dovuti, per il 41,5% ai Servizi di vendita (componente Energia+dispacciamento),  per il 16,3%, ai Servizi di rete,  per 35,9% da Oneri generali di sistema e da Accisa per il 6,3. Nel complesso gli oneri fiscali e parafiscali pesano per il 42,2% del costo totale.  
Dal 1 gennaio 2015 l’Indice scende del 6,2% rispetto al trimestre precedente grazie al calo del prezzo dell’energia, -9,6% e del costo per i Servizi di vendita -10,7%. Crescono invece i Servizi di rete +3,1% mentre gli Oneri generali di sistema diminuiscono del 5,5%. Nel corso dell’ultimo anno, il costo per una PMI è sceso del 5,2%.
 
L’analisi congiunta della delibere dell’Autorità e della dinamica dell’Indice del costo dell’energia elettrica -segnalano da Confartigianato- desta alcune preoccupazioni nelle imprese circa scelte attuative che non sembrano realizzare in pieno il risparmio di spesa potenzialmente ottenibile. A tal proposito il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, è recentemente intervenuto sul presidente dell’Authority, Guido Bortoni, chiedendo di sciogliere i dubbi e le perplessità degli imprenditori. In particolare preoccupa le modalità con le quali vengono ripartiti i 600 milioni destinati a ridurre il peso sulla bolletta elettrica degli oneri generali di sistema.
 
*I 7 settori e i profili di consumo considerati sono: Produzione di prodotti da forno e farinacei con potenza impegnata di 30 kW e consumo di 60 MWh, Legno con 44 kW e 50 MWh, Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche con 128 kW e 255 MWh, Fabbricazione di prodotti in metallo con 80 kW e 100 MWh, Meccanica generale con 78 kW e 90 MWh, Autoriparazione con 26 kW e 29 MWh e infine Servizi alla persona con 18 kW e 12 MWh.