Skip to main content







MAESTRI ARTIGIANI, BUSSOLA PER IL FUTURO

22/03/2010MAESTRI ARTIGIANI, BUSSOLA PER IL FUTUROUn pensiero di umana solidarietà verso quei piccoli imprenditori che, di recente, non hanno più trovato la forza "di combattere contro tutto e contro tutti". E un invito a vedere proprio nei Maestri Artigiani l'esempio reale, la "bussola" in grado di orientare gli sforzi per continuare l'attività in questi tempi di crisi, riuscendo a scommettere ancora sul futuro.Tra questi due poli si è mossa emblematicamente la relazione che Giuseppe Sbalchiero, presidente dell'Associazione Artigiani Confartigianato di Vicenza, ha tenuto alla 48ª edizione della premiazione dei "MAB" – i Maestri, Dirigenti e Pensionati  Artigiani Benemeriti – svoltasi in Fiera. Un intervento che ha testimoniato lo stato d'animo del mondo della piccola impresa in questo periodo, non soltanto alle prese con le difficoltà della congiuntura economica, ma anche costretto a fare i conti con un mercato che riversa le proprie storture proprio sugli anelli più deboli, mentre l'apparato pubblico non cessa di inventare nuovi appesantimenti burocratici.«Salvo poi – ha osservato Sbalchiero – venirci a dire che siamo noi la spina dorsale dell'economia in Italia, che col nostro lavoro creiamo occupazione, che con le nostre aziende fungiamo da ammortizzatori sociali grazie alla flessibilità e alla capacità di assorbire manodopera espulsa da altri settori».«Ma poi ci impongono condizioni capestro nei subappalti e i committenti inventano di tutto pur di non pagare il dovuto. Al tempo stesso mi chiedo – ha proseguito Sbalchiero – cosa è stato fatto per noi dalla politica e dai suoi strumenti operativi, dalla finanza al credito, dal fisco al lavoro. Qualche timida riforma, qualche annuncio da verificare nella sua portata reale e poi, di sicuro, altra burocrazia. Quella inutile, perniciosa, estenuante mole di adempimenti che la politica non riesce mai a governare nonostante le pompose promesse. Come piccole aziende siamo condannate a scontare obblighi amministrativi e normativi uguali sia per noi che per le grandi industrie. Ogni anno salta fuori una incombenza nuova, ovviamente accompagnata da un corredo di sanzioni immediatamente escutibili», vedi il recente caso del sistema Sistri per i rifiuti.Rivolta una stoccata a quelle banche che «ci trattano come pezzenti» ma non dimostrano altrettanta severità nei confronti dei "furbetti", parlando di fisco il presidente degli artigiani ha riconosciuto che esistono «settori con una dichiarazione media dei redditi molto bassa. Ma è un fenomeno che noi per primi vogliamo combattere, perché siamo poi sempre noi che paghiamo le conseguenze d'una competizione sleale. Mentre leggiamo quanto brave siano le grandi società a evadere l'Iva, o altri aspetti della tassazione. Ogni tanto si alza il polverone di qualche indagine, qualcuno casca nella rete, ma in tanti altri casi come va a finire?  I fatti che leggiamo sui giornali – anche locali –  purtroppo evidenziano che l'etica latita a tutti i livelli, e che quella peggiore è proprio l'etica del controllore, troppo spesso disposto a trovare comunque una soluzione di comodo». Ricordato l'impegno del sistema Confartigianato per migliorare norme e «scongiurare pericoli maggiori», per far sì che il mondo della piccola impresa, come del resto di recente sancito anche dall'Europa, venga adeguatamente considerato dal legislatore, Sbalchiero ha indicato come le aziende artigiane sappiano guardare avanti, operando già in comparti innovativi, a cominciare dal settore delle energie  e delle tecnologie  ecosostenibili, e sappiano anche aggregarsi.È un mondo, quello dell'artigianato vicentino, che vanta sempre numeri importanti: 26.548 aziende, ovvero il 35% del totale delle imprese,  che danno lavoro a 83mila addetti.«L'edizione MAB di quest'anno – ha concluso il presidente – porta con sé le ombre della crisi economica alle quali si contrappone comunque una luce: la voglia di farcela che caratterizza le piccole imprese vicentine, di migliaia di aziende che, a fronte di una congiuntura mondiale, hanno dimostrato di non demordere e di continuare a operare, con lodevole tenacia e senso di responsabilità. I problemi di congiuntura, le delusioni da uno Stato strabico che privilegia sempre altri, la mancanza di  etica in nome del profitto, sono altrettanti colpi inferti allo spirito imprenditoriale. Eppure, nonostante tutto questo, quello spirito resiste. Noi siamo quelli che si rimboccano le maniche ogni giorno, che preferiscono stringere i denti piuttosto che lamentarsi, che hanno fatto della concretezza la loro bussola, che sanno quanto sia socialmente importante un ambiente di lavoro dove ci si conosce di persona, ci si chiama per nome, operando gomito a gomito titolare e dipendenti, adulti e giovani, sapendo che si è tutti sulla stessa barca e che serve remare sempre nella stessa direzione. Di questa concezione di vita, i nostri premiati di oggi sono l'esempio più bello e reale. Ed è guardando a figure come queste che ci sentiamo ancora una volta, nonostante tutto, disposti a scommettere sul domani».MAESTRI ARTIGIANI BENEMERITIBruno Bellin (fabbro di Grancona), Beniamino Carollo (tornitore meccanico di Zanè), Benedetto Cogo (barbiere di Asiago), Davide Francesco Costalunga (materie plastiche, Schio), Domenico Costalunga (acconciatore di Vicenza), Alberto Dal Maistro (movimento terra, Monte di Malo), Eugenio Faresin (autotrasportatore di Breganze), Pierino Pignolo (termoidraulico di Vicenza), Pierino Toniolo (orafo di Grumolo delle Abbadesse) e Lidia Vanin (parrucchiera/estetista di Marostica).DIRIGENTI ARTIGIANI BENEMERITIGiuseppe Canale (autotrasportatore di Cogollo del Cengio), Giuseppe Zanotto (restauro mobili, Schio) e Claudio Zapparoni (autotrasportatore di Arzignano). PENSIONATI ARTIGIANI BENEMERITIGraziano Granziero (Lonigo) e Luigi Munaron (Bassano).MAESTRO ARTIGIANO AD HONOREMBernd Ehinger, presidente della Camera dell'Artigianato di Francoforte FEDELTA' AL LAVORODamiano Andreon (Rizzato Impianti di Vicenza), Giovanni Carlesso (Fusina di Bassano), Graziano Fongaro (Officine Bernardini di Montorso), Lorella Melison (Marmi 3Esse di Cornedo) e Renato Saccardo (Pegoraro & Figli di Malo).La relazione del presidente Giuseppe Sbalchiero