Skip to main content







Lavoro, Impresa, Amministrazione Pubblica

Un incontro a Marostica per discutere di risorse e opportunità di una possibile collaborazione

di Davide Anastrelli

Mercoledì 24 gennaio, nella sala Multimediale di Palazzo Baggio a Marostica, grande partecipazione all’incontro organizzato dagli Assessorati ai Servizi Sociali dei Comuni di Marostica, Colceresa, Pianezze e Nove che condividono la gestione associata dello Sportello Informa Lavoro, una serata informativa aperta alla cittadinanza e alle imprese su “Lavoro Impresa Amministrazione Pubblica”, che ha visto la partecipazione attiva del presidente del Raggruppamento Confartigianato di Marostica, Felice Baggio, al tavolo delle riflessioni aperte, al fine di far conoscere l’esistenza dello Sportello, in particolare alle imprese, che ha portato ad alcune riflessioni sull’attuale situazione lavorativa e sulle possibilità di collaborazione reciproca. Presenti, oltre al padrone di casa, il sindaco di Marostica, Matteo Mozzo, anche gli amministratori dei Comuni di Colceresa, Pianezze e Nove.
Presenti per Confartigianato Raggruppamento di Marostica anche il presidente comunale di Nove, Stefano Bordignon, e il presidente comunale di Pianezze, Renato Bertollo.

Il presidente del Raggruppamento di Marostica, Felice Baggio, in veste di rappresentante territoriale di Confartigianato Imprese Vicenza, ha informato i presenti sulle iniziative di Confartigianato sul tema lavoro e giovani: “Promuove i mestieri artigianali nelle scuole attraverso l’Academy che permette agli studenti di sviluppare competenze tecniche e mettere a frutto i propri talenti in modo da allineare i bisogni delle aziende con l’offerta scolastica – è stato l’intervento del presidente Baggio –. Presidia le politiche di orientamento scolastico e professionale al fine di agevolare l’incontro domanda/offerta di lavoro: in collaborazione con Confindustria promuove il progetto “Il talento porta lontano” che permette agli studenti di terza media di scegliere la scuola superiore con consapevolezza e a quelli delle scuole superiori di entrare nel mondo del lavoro o di accedere ad un percorso ITS o universitario con le informazioni adeguate e ancora, promuove l’Apprendistato Duale sia di 1° che di 3° livello per dare agli studenti delle superiori e degli ITS la possibilità di entrare in azienda mentre ancora studiano”.

“Agevola l’attivazione di PCTO – ha proseguito Baggio – e di stage per gli studenti che vogliano fare un’esperienza aziendale e inoltre attiva servizi di ricerca del personale attraverso le politiche attive del lavoro di CESAR e le convenzioni con Manpower sia per la ricerca attiva che per la ricerca passiva. In veste invece di imprenditorie – il commento di Felice Baggio – devi dire che da tempo le imprese lamentano la difficoltà di reperimento del personale di cui hanno bisogno. Si parla di centinaia di migliaia di posti di lavoro, circa il 50% di quelli necessari, che restano “scoperti”, una carenza che si ripercuote sulla produttività delle aziende con conseguente perdita del PIL di diversi miliardi di euro. Per questo motivo, le imprese sono sempre aperte a qualsiasi forma di collaborazione, in particolare con i Comuni, che possa metterle in contatto con future potenziali risorse umane da inserire nel proprio organico. Questo può avvenire attraverso stage, tirocini o anche iniziative di alternanza scuola lavoro che si possano attivare con le scuole superiori o con gli ITS. I Comuni potrebbero anche farsi portavoce delle istanze del mondo imprenditoriale, creando uno sportello di incrocio domanda/offerta di lavoro che metta a loro disposizione le disponibilità occupazionali espresse dai candidati del territorio. Le figure “generiche” necessitano di una riqualificazione per poter essere reinserite nel mercato del lavoro. A questo già pensano egregiamente i centri di formazione, come il nostro Cesar attraverso le politiche attive per il lavoro, ma anche le Agenzie per il Lavoro e i Centri per l’Impiego. Si sta facendo molto per cercare di intercettare capitale umano disoccupato o inoccupato, ma ciò nonostante tanti sforzi non sono ancora sufficienti” la conclusione del Presidente.

Dopo i saluti iniziali delle autorità e l’introduzione al convegno di Michelangelo Frison, il primo intervento è stato di Stefano Laffi: focus sui giovani, con particolare riferimento ai tratti distintivi dei giovani nati dopo il 2000: bisogni, risorse, aspettative rispetto al mondo adulto. Il calo demografico rende i giovani “merce rara” per le aziende e dà ai giovani stessi un “superpotere”, quello della scarsità – cosa chiedono i giovani ad una organizzazione che propone loro un lavoro? Importanza di trovare relazioni sane, formazione, bilanciamento vita-lavoro, attenzione alle questioni climatiche e ambientali. Questi gli argomenti trattati.

Lisa Lora, ha presentato l’articolazione dei servizi dei Centri per l’Impiego, connessione di VenetoLavoro con i servizi territoriali, legame e continuità con lo sportello Lavoro di Marostica.

Il ripensamento dei Centri per l’Impiego ha portato questi uffici pubblici, un tempo distanti dai bisogni reali dei cittadini ad “aprirsi”. Il cittadino che accede ai servizi per il lavoro viene accolto da un case manager, che diventa il punto di riferimento del suo percorso personalizzato di ricerca lavoro.

Fondamentale poi l’intervento di Federica Artusi, funzionaria del Comune di Marostica, sulla presentazione del servizio Sportello Informalavoro, per accompagnare ed assistere le persone nei loro momenti di transizione (lavorativa ma anche formativa), semplificando il percorso che sono chiamate a fare nel sistema dei diversi servizi per il lavoro pubblici o privati presenti nel territorio. Supporto, in rete con i servizi sociali e gli altri servizi territoriali di supporto alla persona (servizi Ulss, associazioni, Venetolavoro, agenzie interinali) in particolare per le persone in condizioni di vulnerabilità/fragilità. Come possono le aziende entrare in maniera più attiva a far parte di questa rete per implementare politiche di welfare territoriale. Per chiudere con la domanda “è possibile attraverso un’azione di rete che coinvolga amministrazione, enti profit e non profit arrivare alla creazione di una sinergia che favorisca, ad esempio attraverso una maggiore conciliazione di vita e lavoro, il benessere di un’intera comunità e garantisca l’aumento dello sviluppo economico di tutte le aziende di un territorio?”.

L’ultimo intervento, quello di Ilaria Ganassin, con la presentazione dei dati triennali degli accessi allo Sportello Informalavoro, suddivisi per età, sesso, nucleo familiare, fasce di abilità/vulnerabilità, fragilità.