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L’ECONOMIA BLOCCATA E IL VOTO

Sbalchiero: “Rabbia, disincanto e niente lavoro. Un mix pericolosissimo che alimenta il voto di protesta”.

“Una campagna elettorale fallimentare. Troppi slogan, cagnolini, gossip e nessuna proposta concreta. Di questo passo il non voto, o il voto di protesta, rischiano di diventare l’unico rifugio per i duecentomila imprenditori artigiani veneti stretti nella morsa di un inizio di anno all’insegna della mancanza di lavoro e l’incognita sul futuro”. A denunciare la situazione esplosiva Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che spiega: “la campagna elettorale sta fornendo troppi slogan e pochi contenuti. L’impressione è che, ancora una volta, a vincere siano stati il gossip e lo scontro personale. Gli stessi programmi (tutti) sono molto vaghi e non riportano precise linee d’azione su temi strategici che ci facciano risalire dal baratro della crisi economica in cui siamo impantanati. Nemmeno la nostra denuncia sulla chiusura di mille imprese al giorno e all’aumento impressionante della povertà sembrano aver portato il confronto sui veri temi: lavoro, investimenti, burocrazia, credito e tasse”.
“Ho appena concluso un mio personale giro tra gli associati –prosegue Sbalchiero- e la situazione è drammatica. Dall’inizio dell’anno l’economia si è congelata a tal punto che il -7,9% della produzione registrato da VenetoCongiuntura per le imprese manifatturiere sotto i 9 addetti nell’ultimo trimestre 2012, rischia di essere un dato positivo. Zero telefonate, nessun ordine. E i pochi potenziali clienti che si presentano per avere un preventivo, ringraziano e dicono che ci penseranno. Edilizia, installazione d’impianti, mobile, moda metalmeccanica sino ai servizi. Non si salva nessuno. Gli imprenditori sono preoccupatissimi ed inferociti. Preoccupati per il lavoro ed arrabbiati con la Politica che non riesce, nemmeno in campagna elettorale, a dare segnali forti di una svolta necessaria quanto urgente”.
“Mi sento in obbligo di fare un duplice appello –conclude il Presidente Sbalchiero. Il primo dedicato alle migliaia di imprenditori artigiani veneti ancora in dubbio – ricordo che da un nostro sondaggio è emerso che uno su quattro dichiara di astenersi ed il 14% di essere ancora incerto-: andate a votare! Il secondo rivolto invece ai Partiti di destra, centro e sinistra. L’implosione delle piccola imprese significa il caos. E’ a questa parte sana del nostro Paese che si deve guardare e per la quale bisogna lavorare riducendo le tasse, la burocrazia, gli ostacoli. Non crediate alla favola del “piccolo non è più bello” messa in giro magari da chi non ci riconosce il ruolo che abbiamo avuto in questi anni. La verità è che, solo in Veneto, mezzo milione di persone vivono e lavorano per l’artigianato. Sono stati, sono e potrebbero ancora essere i protagonisti del nostro rilancio”.