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IL SISTRI RITORNA L’1/6/2012 (PER LE PICCOLE IMPRESE) SBALCHIERO: “CONTRI-FURTO SISTRI. CHIAMATI A PAGARE AD APRILE 2012 PER LA TERZA VOLTA A FRONTE DI NULLA”

16/09/2011IL SISTRI RITORNA L'1/6/2012 (PER LE PICCOLE IMPRESE) SBALCHIERO: "CONTRI-FURTO SISTRI. CHIAMATI A PAGARE AD APRILE 2012 PER LA TERZA VOLTA A FRONTE DI NULLA" "Se la cosa non fosse tremendamente seria ci sarebbe da ridere. Dopo una altalena indecente che nell'arco di pochi mesi, ha fatto prima slittare, poi sparire del tutto ed infine ricomparire il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi nella normativa italiana, il risultato finale è che decine di migliaia di imprese artigiane il 30 aprile del prossimo anno saranno chiamate a pagare per la terza volta il contri-furto Sistri ancora una volta prima che il sistema funzioni davvero". E' la denuncia di Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che precisa "solo per il veneto si tratterà di 2.8 milioni di euro che si sommeranno ai 5.6 milioni già versati nei due anni precedenti. Otto milioni e mezzo di euro drenati alle imprese e che gridano vendetta".Secondo quanto previsto dal testo del disegno di legge di conversione del DL n. 138/2011, approvato in via definitiva dalla Camera il 14 settembre u.s. il sistema di tracciabilità SISTRI, è ritornato operativo, ma con entrate in vigore differenziate. Il 9.02.2012 partirà la tracciabilità dei rifiuti per tutte le imprese al di sopra dei 10 dipendenti, mentre per i produttori di rifiuti speciali pericolosi al di sotto di questa soglia (a meno che non ci sia nel frattempo un nuovo decreto che introduce regole diverse) l'obbligo scatterà il 1 giugno 2012. Quindi dopo la scadenza del contributo 2012 che scatta il 30 aprile!"La misura è colma -prosegue Sbalchiero- e gli artigiani veneti non sono più disposti a fare sacrifici inutili ed a gettare soldi nel cassonetto. Il Governo, il Ministero dell'Ambiente e quello per la Semplificazione devono approfittare di questo nuovo periodo transitorio introdotto dalla nuova legge non solo per la necessaria verifica tecnica delle componenti software e hardware, ma soprattutto per emanare entro i 90 giorni dalla sua entrata in vigore, il previsto decreto con il quale è possibile escludere le piccole imprese dal sistema di tracciabilità. E' l'ultima occasione per dimostrare che l'Italia è un paese normale".