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IL MERCATO DEL BENESSERE IN VENETO

Una ricerca di Confartigianato, Cna e Casartigiani analizza i motivi di soddisfazione,
le critiche, i desideri non soddisfatti dei clienti di uno dei settori meno colpiti dalla crisi

Oggi pomeriggio a partire dalle ore 16.30
il convegno di presentazione all’Hotel Villa Contarini Nenzi
Via Guizzetti, 78 Dosson di Casier (TV)

Età compresa tra i 30 ed i 50 anni, donna, diplomata o laureata, con un impiego (da dipendente o i proprio), disposta a spendere in media 100 euro al mese in particolare per la cura dei capelli ma cresce anche il ricorso all’estetista. Molto soddisfatta del servizio in genere, ottenuto nel salone in cui è cliente abituale.
E’ questo l’identikit del cliente degli oltre 11mila saloni artigiani veneti che emerge dall’analisi di mercato realizzata dal Proff. Alessandro Minello di Ca’ Foscari per Confartigianato, Cna e Casartigiani Benessere del Veneto grazie al contributo di EBAV e che verrà presentata oggi pomeriggio con inizio dei alvori alle ore 16.30 presso l’ Hotel Villa Contarini Nenzi Via Guizzetti, 78 Dosson di Casier (Tv). 312 questionari sottoposti ad altrettanti clienti e 45 sottoposti a strutture, hanno permesso di codificare le caratteristiche dei fruitori del servizio di acconciatura ed estetica, i motivi della loro soddisfazione, le critiche, i desideri non soddisfatti. Il tutto per conoscere più da vicino la realtà di riferimento delle imprese e del territorio ed avere uno strumento aggiuntivo e propedeutico alle decisioni che interessano il settore, il territorio, gli associati. L’analisi di mercato ha anche monitorato le trasformazioni in modo da permettere alle organizzazioni di tradurre in numeri i cambiamenti che avvengono sotto i nostri occhi.
“La crisi economica –dichiarano Lino Fabbian, Vincenzo Dal Zilio e Mariano Aglio rispettivamente Presidente Federazione Benessere Confartigianato Imprese Veneto, Presidente Comitato EBAV Acconciatura Estetica e Vice nazionale Federazione Benessere Casartigiani e Presidente Unione Benessere e Sanità Cna Veneto- che da cinque anni attanaglia il nostro Paese ha prodotto, tra le altre cose, una ricomposizione del paniere della spesa. I consumi sono diminuiti ed è cresciuta molto l’ attenzione ai prodotti e servizi di qualità offerti però ad un prezzo competitivo. In questo contesto il mercato del benessere, ha visto crescere il proprio ruolo in questi anni grazie ad una costante attenzione ai bisogni di una domanda mutevole ed esigente. Ecco allora come tutto il sistema di offerta di prodotti/servizi benessere debba continuamente rivedere il proprio modello competitivo, la propria formula imprenditoriale, per orientarsi maggiormente ad un cliente che chiede di instaurare una relazione, vuole ospitalità, consigli”.
Ad esempio, dalla ricerca emerge che: la competenza del personale, l’igiene degli ambienti e la cortesia sono tra i fattori indicati come determinati nel scegliere a chi rivolgersi per il servizio. Molto meno importanti sono stati giudicati il prezzo, gli sconti e la varietà dei servizi offerti. Anche proposte nuove come una “carta” per accedere a più strutture convenzionate e la possibilità di avere più servizi riuniti in un’unica struttura sono giudicate interessanti ma non determinanti.
“Su tutto ciò –concludono- avvieremo ora un processo di confronto e analisi al nostro interno affinché le opportunità che oggi si presentano rappresentino un punto di partenza per nuovi percorsi di sviluppo condiviso. L’attuale processo di sviluppo nonché quello futuro  saranno sempre più basati sulla conoscenza. La conoscenza è infatti indispensabile sia per interpretare sia per decidere, senza di essa ogni tentativo di analisi della realtà ad ogni scelta non possono che essere parziali e del tutto arbitrari. E’ quindi necessario codificare molte delle azioni che oggi producono conoscenza, utilizzando appieno le nuove tecnologie e la rete quali ambiti di conoscenza”.