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IL BASSANESE SANDRO VENZO ELETTO VICE PRESIDENTE VICARIO DEL GRUPPO NAZIONALE GIOVANI IMPRENDITORI CONFARTIGIANATO

09/07/2008IL BASSANESE SANDRO VENZO ELETTO VICE PRESIDENTE VICARIO DEL GRUPPO NAZIONALE GIOVANI IMPRENDITORI CONFARTIGIANATO Trentasei anni, la metà dei quali passati assieme al fratello Giancarlo, alla guida dell'azienda di famiglia (ed intanto studiava anche), di Bassano del Grappa dove vive con la moglie Emanuela e lavora. Sandro Venzo, co-titolare di una azienda artigiana metalmeccanica di costruzione stampi per tranciatura e deformazione lamiera e produzione di articoli tranciati con 7 dipendenti, è da qualche giorno il nuovo Vicepresidente vicario nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, carica che ricoprirà sino al 2012. Lo ha nominato assieme al nuovo presidente lombardo Marco Colombo l'assemblea del Movimento che rappresenta in Italia oltre 150mila imprenditori con meno di 40anni.Pur giovane d'età, Sandro Venzo ha alle spalle già un lungo impegno associativo. E' stato  Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato a Bassano e delegato per Vicenza al direttivo regionale, dal 2007 è leader dei Giovani imprenditori veneti. Dal 2005 al 2008 è stato componente della Commissione Welfare e Politiche Giovanili del gruppo a livello nazionale. Dal 2006, ricopre la carica di presidente del Consorzio artigiani metalmeccanici della provincia di Vicenza CAM."Non nego la grande soddisfazione -commenta Venzo- di essere riusciti dopo oltre un decennio a riportare in Veneto la seconda più importante carica del gruppo giovani che era stata del padovano Donato Pedron. Un successo meritato sia per i numeri che esprimiamo, oltre 22mila iscritti in regione (il gruppo più numeroso dopo la Lombardia), sia per l'attività di assoluta eccellenza che abbiamo realizzato in questi ultimi anni". "Contrariamente a quello che si pensa -prosegue Venzo-, l'artigianato è una realtà giovane: infatti, la maggioranza dei titolari,soci e collaboratori familiari di imprese artigiane hanno meno di 43 anni. Dal 2002 ad oggi però, in Veneto, il loro numero è andato via via diminuendo soprattutto in termini di peso più che in valore assoluto. A fine 2007 nella  nostra regione, i giovani "amministratori" artigiani erano 114.588 pari al 54% del totale. Un numero importante ma in calo rispetto agli oltre 119 mila del 2002 che per giunta, pesavano per il 58% nella realtà artigiana veneta"."Una crisi di vocazioni oppure eccessive barriere all'entrata? Forse entrambe. E comunque una tendenza che, come gruppo giovani, intendiamo invertire -conclude Venzo-, convinti come siamo che i protagonisti della ripresa devono essere coloro che hanno in mano il futuro, i giovani. Per questo stiamo lavorando, sia in Regione Veneto che a Roma, affinché si innalzi la qualità della formazione e vengano previste nuove e più efficaci forme di alternanza scuola-lavoro, potenziando, in primo luogo, un contratto di lavoro a peculiare contenuto formativo quale l'apprendistato. Il futuro dei nostri giovani e la competitività del Paese sono strettamente connessi e, a loro volta, dipendono dalla capacità di stabilire un forte legame tra le scelte di politica economica e il nostro sistema formativo: la formazione iniziale e quella continua, l'istruzione tecnica superiore, l'Università, la ricerca, soprattutto quella applicata. Anche in questo ambito le riforme vanno riprese ed attuate con grande determinazione per restituire fiducia ai tanti giovani che oggi guardano disorientati al loro futuro".