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I CARROZZIERI VENETI DI CONFARTIGIANATO HANNO INCONTRATO I PARLAMENTARI REGIONALI SUL RISARCIMENTO IN FORMA SPECIFICA. «SIAMO FIDUCIOSI»

Oltre 200 imprenditori in sala, quella del Centro Congressi di via Fermi a Vicenza, 6 parlamentari veneti di gran parte degli schieramenti politici: Santini e Moretto del Pd, Busin, Bisinella e Stefani della Lega oltre a Girotto del MS5stelle. Questi i numeri, importanti, della assemblea dei Carrozzieri di Confartigianato Imprese Veneto che si è svolta sabato scorso con la partecipazione di Silvano Fogarollo, presidente nazionale e regionale veneto dei Carrozzieri Confartigianato.

Erano presenti anche Raffaele Cerminara, segretario nazionale degli Autoriparatori Confartigianato e l’avvocato Michele Capece. Il dibattito è stato coordinato dal giornalista di Quattroruote Cosimo Murianni.    
Il tema è sempre lo stesso: il forte dissenso sui contenuti del decreto “Destinazione Italia” per quanto riguarda l’RC auto e la richiesta che agli automobilisti, in caso di incidente, sia mantenuto il diritto a far riparare la propria auto dal carrozziere di fiducia, senza che a stabilire a chi rivolgersi sia la compagnia di assicurazione.
«Siamo fiduciosi – ha commentato a caldo del presidente Silvano Fogarollo -. Le dichiarazioni di totale condivisione delle nostre denunce e la promessa di totale appoggio alle nostre proposte di modifica da parte degli onorevoli intervenuti ci fanno sperare in una soluzione positiva. Anche se non posso non sottolineare il paradosso continuo in cui vive la politica italiana. Se lo sdegno della politica sui contenuti dell’Art. 8 del Decreto Legge 145/13 è unanime in Veneto come in tutto il Paese – 46 i parlamentari che si sono espressi a nostro favore nel corso della nostra Manifestazione Nazionale del 15 gennaio scorso a Roma – c’è da chiedersi chi mai abbia scritto allora quell’articolato».
«Da sempre – prosegue Fogarollo – la politica ama raccontare che le PMI e l’artigianato sono la spina dorsale del Paese. Nei prossimi giorni, nel corso del dibattito parlamentare, ci sarà l’occasione di dimostrare se la politica intende sostenere le nostre imprese oppure preferisce fare un grande regalo alla lobby delle assicurazioni».
«Al momento ci sono due strade percorribili – conclude Fogarollo -. Da un lato lo stralcio dei commi dell’art. 8 incriminati. Dall’altro l’accoglimento in Aula degli emendamenti che abbiamo proposto. Il primo intende eliminare il risarcimento in forma specifica, quello che prevede l’obbligo per il cittadino di portare l’auto a riparare dalle carrozzerie convenzionate e di curarsi dai medici convenzionati. Un secondo contiene la possibilità di mantenere la cessione del credito che prevede che il cittadino possa cedere al carrozziere il credito verso l’assicurazione per la riparazione».