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Impianto fotovoltaico di grandi dimensioni sul territorio di Malo

Le categorie economiche dicono no. Confartigianato scrive alla Regione

12 luglio 2021

Confartigianato Imprese Vicenza interviene sulla notizia della realizzazione di un lotto di due impianti fotovoltaici a Malo, oggetto nelle ultime settimane di un intenso confronto con l’Amministrazione e le Categorie economiche del territorio che ha visto i soggetti coinvolti esprimere un unitario giudizio negativo.

I motivi del ‘no’ all’impianto sono molteplici: vicinanza al casello della Strada Pedemontana Veneta, consumo del suolo (in merito al quale esistono precisi vincoli), assenza di vantaggi per i cittadini e le imprese che vivono e lavorano sul territorio. Questa la premessa di una lettera che Confartigianato Vicenza ha inviato alla Regione Veneto approfondendo nel dettaglio i motivi della preoccupazione.
“Confartigianato vuole esprimere la preoccupazione delle piccole e medie imprese del territorio in merito a un progetto privato che rischia di ipotecare per 30 anni un’area potenzialmente strategica per l’economia locale (circa 90mila mq)”, spiega Valerio Torresan, presidente del Mandamento Confartigianato Vicenza di Malo. “Chiediamo semplicemente alla Regione di fare corretta applicazione di quelle regole che lei stessa, opportunamente, ha dettato a garanzia del superiore, rilevante, interesse pubblico”, riporta la lettera firmata dal presidente provinciale Gianluca Cavion.
“Non possiamo che appoggiare in pieno sia il pensiero dell’Amministrazione comunale, e che ha visto unite anche le categorie economiche intervenute sulla questione – continua Torresan -. Gli impianti fotovoltaici hanno notevoli vantaggi in quanto fonti energetiche a zero impatto sull’ambiente permettendo di produrre energia utilizzando fonti naturali. Ciò però non può andare a detrimento del tessuto imprenditoriale locale. L’installazione di due impianti di tali dimensioni a ridosso del casello della Superstrada Pedemontana poi lascia senza parole. Da anni si attendeva questa infrastruttura e ora che il casello è aperto, e presto saranno conclusi i lavori di collegamento con la vallata dell’Agno, non si può pensare che le zone attigue siano ipotecate per così tanti anni per dei pannelli che non portano nessun vantaggio né alla popolazione né alle imprese”.
“Il nostro interesse – prosegue Torresan- è tutelare le imprese che rappresentiamo. Il casello di Malo è strategico, ricordiamo che sarà il collegamento anche con Schio e Vicenza perché quello più vicino a questi due punti industriali. Se l’area attigua diventasse diventare artigianale-industriale potrebbe svilupparsi in poco tempo: la storia insegna infatti che tutte le zone industriali attigue ai caselli autostradali hanno avuto impattanti sviluppi negli anni. Il tempo è denaro e più veloci sono i trasporti e i collegamenti più l’economia gira e più si creano posti di lavoro”. “Inoltre non si può pensare che in un punto così importante non possano trovare spazio servizi funzionali alla Superstrada – continua Torresan-. Altro punto importante: la variante SP 46, anche questa attesa per anni e finalmente in fase di realizzazione. Se il tracciato passerà in questa zona che ne sarà di questa strada e di conseguenza che vantaggi avrà portato la nuova Superstrada Pedemontana se i mezzi che ne usciranno si troveranno imbottigliati nell’attuale Statale 46? Mi auguro che la Regione valuti bene la richiesta dell’installazione di questo impianto e che metta, come ha sempre fatto, al primo posto l’interesse dei cittadini e delle imprese”.