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FARESIN (CONFARTIGIANATO TRASPORTI) SUL CARO GASOLIO: “INVECE CHE CALMIERARE IL MERCATO LA COMPAGNIA DI BANDIERA ENI AGIP TIRA LA VOLATA”

18/07/2011FARESIN (CONFARTIGIANATO TRASPORTI) SUL CARO GASOLIO: "INVECE CHE CALMIERARE IL MERCATO LA COMPAGNIA DI BANDIERA ENI AGIP TIRA LA VOLATA"Gli autotrasportatori di Confartigianato Veneto si attendono un solo risultato dall'incontro in programma domani tra Governo e "petrolieri": la riduzione del costo del carburante che in Italia è più caro di 6 centesimi di € rispetto alla media UE. In queste ore la benzina ha raggiunto infatti il record di 1,63 euro ed il diesel è sopra 1,5. Tutto ciò pone in estrema difficoltà non solo i vacanzieri ma anche gli autotrasportatori. In due anni il prezzo del pieno di un tir è aumentato di circa il 40%.Maria Teresa Faresin presidente Confartigianato Trasporti del Veneto spiega: "la responsabilità non sta solo negli interventi sulle accise compiuti da parte del Governo ma anche la solita "speculazione" operata da compagnie petrolifere e distributori sul prezzo base in occasione dell'esodo estivo. Un gioco al massacro per trasportatori, cittadini e per tutti coloro che con i mezzi ci lavorano. Le accise -prosegue Faresin- saranno anche motivate dall'emergenza immigrati, dal sostegno al Fondo Unico per lo Spettacolo e dai conti da risanare, ma è scandaloso che anche in questa stagione di "sacrifici per tutti"  una parte dell'aumento sia determinato dal maggior utile che le compagnie fanno in occasione della stagione turistica, con l'incremento dei flussi in viaggio. Un giochetto al quale non si sottrae nemmeno lo Stato Italiano che, con la propria compagnia Eni Agip invece che calmierare i prezzi, tira la volata in un gioco al massacro per trasportatori, cittadini e per tutti coloro che con i mezzi ci lavorano".Viaggiare sotto il sole di luglio e agosto è un vero e proprio esborso, e al pieno del serbatoio corrisponde un prosciugamento non indifferente del portafogli. Confartigianato del Veneto annota le quote, vertiginosamente alte: la benzina, di aumento in aumento, ha raggiunto il prezzo record di circa 1,6 euro/litro; anche il diesel non si è fermato ed è salito oltre gli 1,5 euro/litro. Una combinazione letale, che colpisce anche la categoria degli autotrasportatori. Secondo una indagine di Confartigianato in due anni, ovvero dal 2009, il prezzo di un pieno per un tir è aumentato addirittura del 40%. Costi esorbitanti che si riflettono con gravi conseguenze anche a danno dell'economia locale. Le famiglie sono già pressate dal caro vita, dall'inflazione che cresce, dalle polizze di assicurazione RC auto. Soldi che escono da tutte le parti e i prezzi alla pompa che salgono. In un contesto così precario andare in vacanza diventa davvero un lusso per pochi, quando già si stringe la cinghia per le spese di tutti i giorni. Drammatica la situazione per gli autotrasportatori. "I trasporti sono in crisi, e il caro carburanti aggrava lo scenario attuale – commenta la Faresin- I trasportatori devono sobbarcarsi spese importanti per garantire il pieno ai proprio automezzi. Le conseguenze si trascinano a catena anche a danno dell'economia spicciola. Se si considera che il trasporto su gomma è la modalità più utilizzata per la movimentazione delle merci -conclude la Presidente-, al ritorno dalle ferie ci aspetta un inevitabile aumento dei prezzi dei principali beni di consumo."