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FARESIN (AUTOTRASPORTATORI ARTIGIANI): «I RISULTATI DEL FERMO ANDRANNO A BENEFICIO DI TUTTI»

13/12/2007FARESIN (AUTOTRASPORTATORI ARTIGIANI): «I RISULTATI DEL FERMO ANDRANNO A BENEFICIO DI TUTTI» Che l'autotrasporto, costituito per il 90% da imprese artigiane, offra un servizio vitale per il Paese, lo hanno dimostrato i tre giorni del fermo di protesta.Scusandosi nuovamente per i disagi causati, la categoria non ha mancato di sottolineare che essi «si sono sommati al nostro disagio per una vertenza che è durata quasi un anno». «E non si dica che si è trattato di fermo selvaggio, visto che era stato comunicato alla autorità competenti 45 giorni fa e da allora non una udienza ci era stata concessa», precisa Maria Teresa Faresin, presidente degli Autotrasportatori Assoartigiani di Vicenza. Tra gli aspetti che hanno condotto alla conclusione della vertenza nella trattativa con il governo, le organizzazioni nazionali del settore, tra cui Confartigianato Trasporti, hanno sottolineato l'introduzione in Finanziaria della sterilizzazione dell'Iva sul prezzo del gasolio quando esso oscilla troppo, giudicata una vittoria  anche per le famiglie italiane, l'introduzione del contratto obbligatorio scritto, delle tariffe minime, dell'osservatorio sui costi e di una nuova strategia dei controlli.«Quella dei controlli, accanto alla questione dei costi del gasolio, rappresentava per noi una priorità – continua Faresin- convinti come siamo che da essi tutti possano trarre beneficio. Di fronte a molti autotrasportatori stranieri o abusivi che non rispettano le regole, anche per un costo del lavoro davvero basso,  è la stessa sicurezza a venirne meno. È infatti nostra opinione che il prezzo del trasporto faccia la differenza: se un autotrasportatore è pagato il giusto potrà avere anche il tempo di fare le soste necessarie e viaggiare in tranquillità. Una prima certezza potrebbero essere i costi minimi depositati nelle camere di commercio, in modo che gli operatori del settore possano regolarsi sul prezzo del trasporto stesso. E poi vanno create le infrastrutture, che in Italia sono inadeguate».Quanto ai disagi lamentati da molti nei giorni di fermo, la presidente spiega che «non c'era certo l'intenzione di creare problemi a chi doveva andare a fare la spesa. Nel Vicentino i nostri presìdi hanno agito in modo corretto. Di fatto le auto scorrevano, i medicinali arrivavano a destinazione, sono state studiate corsie preferenziali. È anche vero che in molti non si sono riforniti perché male informati dalle associazioni che non hanno aderito al fermo e che ora, però, beneficeranno anch'esse dei risultati raggiunti». Adesso, le organizzazioni degli Autotrasportatori  promotrici del fermo giudicheranno l'operato del Governo sulla base del mantenimento degli impegni assunti nel confronti della categoria.