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Draghi al Parlamento con semplicità e concretezza. Molti i temi d’interesse per le imprese. Sono centrali gli autonomi, gli artigiani, la formazione di competenze e l’alleggerimento della burocrazia. È necessaria una complessiva e coraggiosa riforma fiscale.

Comunicato 33 – 19 febbraio 2021

“Un discorso chiaro che ha toccato temi concreti, il tutto con uno sguardo propositivo e improntato a una solida volontà di agire”. Questo il commento che arriva dal Presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion sull’intervento di Mario Draghi al senato.

“È stata posta con una decisione che non si sentiva da tempo, l’attenzione su autonomi e piccole imprese riconoscendo le loro difficoltà in questa fase. Nell’evidenziare chi soffre la situazione contingente, Draghi ha citato anche quanti hanno dovuto chiudere la propria attività, riconoscendo al contempo una capacità di adattamento del nostro sistema produttivo che, affiancato da interventi senza precedenti, ha permesso di salvaguardare posti di lavoro. Ma ora c’è necessità di un cambiamento, di una nuova visione del futuro, di superare il momento di insicurezza che da troppo stiamo vivendo.   – prosegue Cavion -. Per questo abbiamo accolto con favore le parole di Draghi su riforma complessiva della tassazione e su un riordino delle norme fiscali, andando al di là dei provvedimenti correttivi d’urgenza ma pensando ad un reale ed efficiente ridisegno. Siamo dell’avviso che se le imposte hanno un valore sociale, finora il sistema ha mostrato forti squilibri per chi si assume in toto e in prima persona il rischio d’impresa. È indubbio, perciò, che se vogliamo essere ancora un paese a forte trazione produttiva, l’impresa va fiscalmente incoraggiata”.

La pressione fiscale: come noto quella italiana è tra le più alte d’Europa, è poco omogenea e complicata. 

“Mario Draghi ha dimostrato consapevolezza del fatto che le piccole imprese e gli autonomi rischiano in proprio, che la burocrazia è un insopportabile costo aggiuntivo per noi artigiani, e che la pressione fiscale ha raggiunto livelli incomprensibili diventando un deterrente ai propri doveri di partecipazione a sostenere la spesa pubblica attraverso le imposte sul reddito – continua Cavion -. È il momento di una semplificazione come avviene in molti altri paesi del mondo”.

Inoltre un ruolo importante potrà essere giocato da detrazioni e incentivi, a patto che siano pochi, chiari e verificabili. Dovrà essere sostenuto in parallelo il dialogo con l’Amministrazione Finanziaria; tutto ciò è la premessa indispensabile per un disegno organico di riforma della fiscalità che superi le logiche fin qui dettate dall’emergenza.
“Siamo ad un reale punto di svolta – commenta Cavion -. Concordiamo con il prof. Draghi quando afferma che il lavoro deve essere protetto anche accompagnando le attività economiche ad un necessario e radicale cambiamento. Come sono necessarie politiche attive per la qualificazione del lavoro, altrettanto saranno necessarie politiche attive per le imprese agendo ad esempio su digitalizzazione, innovazione, competenze, credito e capitale”.

“È necessario agire con fattivo spirito di responsabilità nazionale per traghettare il Paese verso il futuro. Ciascuno faccia la sua parte, e mi riferisco in particolare agli interessi di Partito di chi siede in Parlamento, per avviare con forza questa stagione di rinascita. Noi siamo pronti”, conclude Cavion.