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DODICESIMO “PREMIO FABER”: SABATO ALL’OLIMPICO LA COMPAGNIA DI LIZZANA DI ROVERETO PRESENTA “SE LEVA EL SOL”

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24/05/2006DODICESIMO "PREMIO FABER": SABATO ALL’OLIMPICO LA COMPAGNIA DI LIZZANA DI ROVERETO PRESENTA "SE LEVA EL SOL"_x000D_
Sabato 27 maggio si rinnova al Teatro Olimpico la cerimonia di consegna del Premio Faber, il trofeo annuale attribuito dall’Associazione Artigiani vicentina alla compagnia vincitrice del festival nazionale di prosa amatoriale Maschera d’Oro Fita Veneto che si svolge tradizionalmente tra febbraio e marzo al teatro S. Marco.Giunto alla dodicesima edizione, il Premio Faber è stato istituito per sottolineare le tante affinità – spirito d’iniziativa, estro creativo, capacità di lavorare in gruppo – che legano il mondo della piccola impresa a quello degli "artigiani del teatro" e per consentire a questi ultimi di cogliere un ulteriore, meritato momento di affermazione esibendosi all’Olimpico. E così da oltre un decennio, grazie all’ospitalità concessa dal Comune di Vicenza, il Premio Faber permette alla compagnia che si aggiudica la Maschera d’Oro di presentarsi successivamente sul palcoscenico "più bello del mondo", dando prova delle proprie capacità con un allestimento appositamente studiato per la solenne e inimitabile sala palladiana.Come vincitrice della Maschera d’Oro 2006, sarà stavolta la Compagnia di Lizzana di Rovereto a ricevere il Premio Faber, presentando per l’occasione Se leva el sol di Giovanni "Nane" Coslop per la regia di Paolo Manfrini.Si tratta di uno spettacolo tratto dai testi del poeta e artigiano roveretano Giovanni "Nane" Coslop (1880-1912) che racconta, in un piccolo grande affresco, la vita sociale, culturale e politica del popolo trentino a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. U n affresco della memoria vivo e coinvolgente, spassoso e commovente, in cui la narrazione lirica di Coslop si intreccia con le canzoni popolari dell’epoca, con la miseria e le speranze dei "pitocchi" e degli emigranti, coi contrasti tra gli irredentisti che volevano l’annessione del Trentino al Veneto e all’Italia e i pangermanisti che preferivano tenerlo legato al Tirolo, con le baruffe tra serve e "siore", con la lingua colta e quella dialettale. Su tutto scorre un sorriso consapevole, gioioso, ironico, e un’inesauribile voglia di amare la vita per quel che è, col suo straordinario scrigno di gioie e di dolori, di passioni e di sogni, di ricchezze e povertà. L’affresco della storia di un popolo vista, insomma, con gli occhi di un artigiano del popolo, nel segno di una grande umanità. Ad animare la rappresentazione saranno Alberta Barberi, Chiara Bassetti, Cristina Prezzi, Loredana Venturelli, Marco Prezzi, Sandro Barberi e Alberto Casagrande.Al termine della rappresentazione avrà luogo la cerimonia ufficiale di premiazione del Faber da parte del presidente dell’Associazione Artigiani, Giuseppe Sbalchiero, e del presidente regionale della Fita, Aldo Zordan.La serata, cui si accede per invito, è promossa dall’Assoartigiani in collaborazione con l’assessorato alle Attività Culturali del Comune di Vicenza, la Provincia, la Banca Popolare di Vicenza e la Regione Veneto.