Skip to main content







DELEGA APPALTI (AC 3194), AL VIA ESAME IN COMMISSIONE AMBIENTE CAMERA. LA SODDISFAZIONE DI CONFARTIGIANATO EDILIZIA DEL VENETO

La scorsa settimana, la Commissione Ambiente della Camera ha avviato l’esame del ddl appalti, relatori Raffaella Mariani (PD) e Angelo Cera (AP). Il termine degli emendamenti sarà probabilmente fissato entro la fine del mese mentre l’esame in Aula è previsto dopo la pausa estiva. “Il Ddl va nella direzione sollecitata da ANAEPA-Confartigianato per valorizzare il ruolo delle micro e piccole imprese e contribuire a garantire trasparenza nella filiera degli appalti”. Afferma il Presidente di ANAEPA Confartigianato Edilizia Veneto, Paolo Bassani. Tra gli aspetti di nostro maggiore interesse inseriti, anche grazie all’azione di Confartigianato, nel corso dell’esame al Senato si segnalano: i criteri premiali per valorizzare, negli appalti sottosoglia, la modalità a ‘chilometro zero’ puntando sulle aziende ‘di prossimità’ rispetto al luogo di esecuzione dei lavori e che si impegnano ad utilizzare manodopera locale”. Altrettanto positiva è giudicata la previsione di misure premiali per quei concessionari che coinvolgano le Pmi negli appalti, così come positivo è il dimensionamento in lotti in modo tale da garantire l’effettiva possibilità di partecipazione da parte delle micro e piccole imprese. Sul fronte dei pagamenti, ANAEPA apprezza le misure che obbligano la stazione appaltante al pagamento diretto dei subappaltatori in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore o su richiesta del subappaltatore. Giudizio positivo anche sul ricorso generalizzato al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sull’esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera e sulla riduzione degli oneri documentali a carico delle imprese in un’ottica di semplificazione. “Ci auguriamo –conclude Bassani– che l’iter del provvedimento prosegua velocemente e possa, comunque, scongiurare ipotesi di sistemi di garanzia per l’esecuzione dei lavori che, di fatto, bloccano il mercato degli appalti così come l’obbligo dei concorrenti di indicare i nomi dei subappaltatori in sede di gara. Allo stesso tempo ci auguriamo che possano essere rafforzate le misure tese a valorizzare le micro e piccole imprese nella partecipazione agli appalti a partire dalla suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali. Sarà altrettanto essenziale che i decreti legislativi di attuazione della delega tengano nel debito conto tutti i criteri introdotti dal Parlamento”.