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DEDUZIONE SPESE NON DOCUMENTATE

Il Governo, in colpevole ritardo a 3 giorni dalla scadenza, riduce di 2/3 gli importi deducibili.
Ortoncelli: “Autotrasportatori artigiani veneti pronti alla mobilitazione”

La Confartigianato Trasporti del Veneto condanna fermamente l’improvvisa quanto tardiva riduzione del 70% delle deduzioni per spese non documentate stabilita dal Governo. “Non intendiamo subire passivamente le scelte imposteci e siamo pronti a mobilitare drasticamente l’intera categoria, non escludendo il fermo dei servizi. Così si esprime il Presidente regionale della Confartigianato Trasporti del Veneto Nazzareno Ortoncelli.
Veniamo ai fatti. Con un ritardo di oltre un mese rispetto al consueto, solo dopo pressanti e insistenti richieste di incontro rivolte da Confartigianato ed altre associazioni di categoria, ed appena 3 giorni prima della scadenza fissata per il pagamento delle tasse, il Governo, attraverso l’Agenzia Entrate, ha reso noto l’importo delle deduzioni delle spese non documentate spettante alle aziende di trasporto di merci per conto terzi. Ma la vera ed amara sorpresa sta nel fatto che, il Governo, facendo letteralmente marcia indietro, ha disatteso quanto concordato nei mesi scorsi, ed ha drasticamente ridotto gli importi giornalieri delle deduzioni facendoli passare da 56 euro a soli 18 euro, da 19,60 euro a 6,30 euro e da 92 euro a 30 euro, a seconda dell’ambito territoriale in cui il servizio di trasporto viene svolto.
“Siamo letteralmente infuriati –sbotta il Presidente degli Autotrasportatori di Confartigianato Veneto Nazzareno Ortoncelli–. E’ una misura inammissibile, che mette a dura prova le già traballanti economie del settore e che colpisce i nervi già tesi della categoria”.
“Il Ministero –prosegue- non ha tenuto minimamente conto che questo improvviso provvedimento prenderà di mira, e probabilmente fenderà il colpo fatale, a tutto il comparto degli autotrasportatori artigiani che basano la loro attività unicamente sul proprio lavoro e quello dei loro collaboratori. Da sottolineare che noi non abbiamo ancora abbandonato il nostro Paese delocalizzando all’estero l’impresa”.
“Ogni giorno cerchiamo di contrastare la sleale concorrenza straniera subita sotto gli occhi di tutti –spiega il Presidente- e veniamo ripagati con questa moneta. L’ennesima mazzata che questo Governo riserva ai piccoli imprenditori artigiani, dato che ormai da anni, le deduzioni forfettarie rappresentavano una vitale boccata d’ossigeno rispetto all’asfissiante pressione fiscale subita.”
“Ma come si suol dire, -conclude Ortoncelli- oltre al danno, anche la beffa! Queste novelle misure imposte dal Governo per mano dell’Agenzia delle Entrate, comporteranno un insostenibile aumento delle tasse e, come se non bastasse, la notizia arriva appena 3 giorni prima della scadenza per il primo pagamento! Ciò annulla di fatto ogni possibilità o residua speranza di pianificazione finanziaria della propria azienda, rendendo impossibile ai più far fronte alle già esigue riserve di liquidità”.