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Decreto Maggio: in arrivo novità importanti per ecobonus e sismabonus

13 maggio 2020

Da qualche giorno circola una bozza del cosiddetto Decreto Maggio (o “Decreto Rilancio”) che se confermata prevederebbe un intervento che cambierà in maniera sensibile il meccanismo di funzionamento di ecobonus e sismabonus. In questo periodo di ripartenza delle attività, è importante un impulso deciso per rilanciare i consumi e far ripartire con slancio la filiera delle costruzioni, già segnata pesantemente dagli ultimi anni di crisi e alle prese adesso con la difficile contingenza determinata dalla pandemia.

Il testo del provvedimento al momento non è ancora definito del tutto e dovrebbe essere esaminato in giornata dal Consiglio dei Ministri.
Sembra tuttavia certo che l’aliquota di detrazione dovrebbe essere fissata al 110%, applicabile a interventi complessivi di riqualificazione energetica, mentre ancora è incerta l’inclusione degli interventi di rifacimento delle facciate, sulle quali al momento il bonus è al 90%.
Al momento, quindi, sembrerebbero esclusi dall’incremento delle nuove aliquote di detrazione tutti i singoli interventi, comprese le sostituzioni di impianti o componenti tecnologici per il riscaldamento e il rinfrescamento, nonché i serramenti e le schermature solari.
Tra le anticipazioni sembrerebbero riconfermate le opzioni della cessione del credito o lo sconto in fattura in alternativa alla detrazione.
Una valutazione complessiva sarà possibile quando il provvedimento sarà definitivo e approvato.

Le posizioni di Confartigianato sulle proposte del Governo
Confartigianato è stata intensamente impegnata in prima linea fin dall’inizio delle discussioni, mantenendo la massima attenzione affinché le norme in parola producano i maggiori benefici possibili per le piccole imprese.

In particolare queste le posizioni espresse:

  1. Positivo aver lavorato sul potenziamento della cessione del credito che Confartigianato ha sempre richiesto come strumento alternativo allo sconto in fattura. Rimane una forte perplessità sul ricorso allo sconto a causa delle potenziali distorsioni che lo stesso introdurrebbe nel mercato in favore di soggetti in posizione dominante.
  2. Deve essere chiaro, nel testo, che la cessione del credito è una prerogativa, in primo luogo, del soggetto committente e deve essere libera nei confronti di qualsiasi soggetto terzo, anche non immediatamente collegato alle opere eseguite. Sotto questo profilo, pertanto, viene valutata positivamente l’annunciata inclusione delle Banche tra i soggetti cessionari.
  3. Il rafforzamento dell’intensità della detrazione non deve essere riservato ai soli interventi complessi di riqualificazione energetica degli edifici, ma deve ricomprendere tutti gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e di sismabonus. In particolare l’intervento dovrebbe senz’altro includere almeno serramenti e infissi, caldaie a condensazione di classe uguale o superiore ad A, pompe di calore ad alta efficienza.
  4. L’incentivo deve essere previsto almeno sino alla fine del 2022.

In sintesi, Confartigianato dice

  • no allo sconto in fattura;
  • no all’aggravamento delle procedure di asserverazione, verifica e controllo;
  • sì all’estensione del credito di imposta al 110% su ecobonus e sismabonus su tutti gli interventi;
  • sì alla cessione del credito all’esecutore dei lavori;
  • sì alla cessione del credito alle banche purché questo avvenga in assenza di valutazione;
  • sì alla cessione del credito a soggetti della filiera o altri fornitori.