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DAL «SISTEMA MODA» DEL VENETO INDICAZIONI CONTRO LA CRISI. E VENERDi’ 15 MAGGIO CONVEGNO SULLA TRACCIABILITA’ DEI CAPI ALL’ASSOARTIGIANI DI VICENZA

12/05/2009DAL «SISTEMA MODA» DEL VENETO INDICAZIONI CONTRO LA CRISI. E VENERDi' 15 MAGGIO CONVEGNO SULLA TRACCIABILITA' DEI CAPI ALL'ASSOARTIGIANI DI VICENZA Importante appuntamento quello fissato per venerdì 15 maggio prossimo alle 9.30 nel proprio centro congressi di via Fermi a Vicenza dall'Associazione Artigiani Confartigianato provinciale. Si parlerà infatti di "tracciabilità" dei capi d'abbigliamento e di certificazione ITF (Italian Textile Fashion), tra gli strumenti più strategici, secondo gli imprenditori artigiani del settore, per sostenere il comparto in questa delicata fase economica e assicurargli una marcia in più anche in futuro. L'incontro intende appunto illustrare nei dettagli questo programma, che vede la Confartigianato provinciale e veneta impegnate in prima linea assieme alla Camera di Commercio vicentina, che si è messa in luce, in materia, come apripista a livello regionale. Relatori saranno la dott. Alessandra Vittoria, direttore generale dell'ITF, il dott. Nicola Torreggiani dello stesso Istituto,  la responsabile del settore Moda della Confartigianato nazionale Patrizia Curiale e la dott. Elisabetta Boscolo, dirigente della CCIAA Vicenza. Sono inoltre previste testimonianze da parte di Nicoletta Scalchi, presidente del Consorzio Modattiva (che riunisce imprese artigiane certificate ITF), e di Rosy Garbo, stilista. Fra gli invitati, Vendemiano Sartor, assessore alle Attività Produttive della Regione Veneto, Claudio Miotto, presidente regionale della Confartigianato del Veneto, Giuliano Secco, presidente degli imprenditori della Moda della Confartigianato del Veneto, Andrea Belli, presidente nazionale dei Tessili Confartigianato, e Stefano Stenta, presidente della categoria Sistema Moda.E proprio la tracciabilità è stata tra gli argomenti di punta affrontati dal Sistema Moda Confartigianato veneto in occasione del recente incontro avuto con l'assessore regionale Sartor, voluto per chiedere misure concrete e urgenti per contrastare la crisi e permettere alle aziende di cogliere, quando arriverà, la ripresa economica a beneficio delle 7.400 imprese del settore con 30.500 addetti, di cui l'80% è composto da donne altamente specializzate.Nella delegazione anche i vicentini Stefano Stenta, presidente provinciale della categoria in seno all'Associazione Artigiani nonché presidente dell'Ebav – Ente Bilaterale dell'Artigianato Veneto, e Luca Bortolotto, capo mestiere dei pellettieri vicentini. «Abbiamo espresso all'assessore le nostre preoccupazioni per la situazione attuale di difficoltà – spiega Stenta – ma abbiamo anche presentato un documento con indicazioni precise affinché il mondo della politica possa attuare misure operative a favore delle imprese artigiane». «Il concetto chiave al centro delle nostre richieste – aggiunge Bortolotto – riguarda la necessità da parte del Veneto di impegnarsi con politiche efficaci per la difesa delle nostre produzioni Made in Italy: la Regione deve chiedere nuove regole europee sull'indicazione di origine per le merci importate e deve supportare il sistema volontario di tracciabilità nel settore moda sostenendo finanziariamente le imprese per ottenere la certificazione ITF e sollecitando tutte le Camere di Commercio del Veneto ad aderire al progetto stesso, visto che, a oggi, ne è partner attiva solo la Camera di Commercio di Vicenza». Molto significativa anche la richiesta di attivazione da parte della Regione di un tavolo di coordinamento e supporto con le forze dell'ordine deputate ai controlli sul territorio, per favorire misure di emersione del lavoro nero e irregolare. Mutuando l'esperienza già in atto nel distretto di Prato, gli artigiani veneti chiedono poi che la Regione  costituisca un "Tavolo della filiera della Moda". Dal canto suo l'assessore Sartor, cogliendo le difficoltà di molte piccole imprese sul piano finanziario, ha tra l'altro ipotizzato l'utilizzo dei "fondi di rotazione" a disposizione della Regione anche per liquidità di cassa e non soltanto per investimenti.