Skip to main content







DA GOOGLE UNA PIATTAFORMA DIGITALE PER I CAPOLAVORI DELL’INDUSTRIA ITALIANA

Assieme al ministero delle Politiche agricole, l’università C’a Foscari, Unioncamere e Fondazione Symbola, ha lanciato un sito per promuovere la cultura italiana nel mondo, tra artigianato e alimentari.

Da martedì 21 gennaio è on line la piattaforma www.eccellenzeindigitale.it, promossa da Google in collaborazione con Unioncamere, Symbola e Ca’ Foscari. Uno spazio per raccontare e valorizzare a scala globale il Made in Italy e il lavoro artigiano. Un esempio di come si può uscire dalla crisi. La piattafroma consta di due portali, uno che racconta i prodotti tipici dell’artigianato e dell’agroalimentare tricolore. Un altro dove i piccoli imprenditori potranno imparare come sfruttare la Rete per approcciare i mercati esteri. E una serie di borse di studio che porteranno giovani esperti di digitale nei distretti industriali, per spiegare i segreti del web alle piccole e medie imprese. Il primo progetto in assoluto che il colosso di Mountain View dedica in maniera specifica a un sistema Paese. “Un contributo per promuovere la cultura italiana nel mondo e dare uno sbocco commerciale globale alle nostre eccellenze”, spiega il presidente Sud e Est Europa, Medio Oriente e Africa di Google, Carlo D’Asaro Biondo. Il format è lo stesso del Cultural Institute, galleria online delle maggiori opere d’arte mondiale. Solo che su google.it/madeinitaly, o .com per la versione in inglese, a essere in mostra sono i capolavori dell’industria italiana. Una mappa di oltre 100 prodotti alimentari, selezionati con il contributo del ministero delle Politiche agricole, e artigianali, scelti insieme a Unioncamere. Dalla carta di Fabriano al formaggio Piave veneto. Dal carciofo spinoso di Sardegna al corallo di Trapani. Dal prosciutto di San Daniele al cappello di Montappone, nelle Marche. Per ognuno è disponibile una presentazione multimediale, fotografie e video in cui i produttori raccontano le proprie storie. “L’alleanza tra la Food Valley e la Silicon Valley”, ha commentato il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo. Un racconto a cui parteciperà anche il gruppo L’Espresso, media partner dell’iniziativa, con una sezione specifica sul sito Repubblica.it. Per molti piccoli imprenditori italiani la Rete resta ancora un territorio inesplorato. Solo una piccola e media impresa su tre, rivela un report di Eurisko, ha un sito internet operativo. Solo il 13% ha integrato un servizio di e-commerce. L’altra piattaforma lanciata da Google allora, sarà dedicata alla formazione degli artigiani. Sorta di Mooc, i corsi online che stanno conquistando sempre più utenti nel mondo. “Solo che in cattedra non salgono dei docenti”, precisa Stefano Micelli, professore di Economia all’Università Cà Foscari di Venezia, che ha curato questa sezione. “Sono gli imprenditori più innovativi a condividere con i colleghi le proprie strategie in campo digitale”. Come Filippo Berto, titolare dell’omonima azienda di divani a Meda, in Brianza, che attraverso il sito internet è riuscito a conquistare visibilità internazionale. O Dario Loison, piccolo pasticcere del padovano, che attraverso la Rete vende i suoi panettoni in Giappone. Testimonianze messe a disposizione in modo gratuito: “L’obiettivo è certo quello di vendere i nostri prodotti alle aziende – riconosce D’Asaro Biondo – ma questo è il passo precedente, quello della sensibilizzazione”. In questa ottica Google finanzierà anche delle borse di studio, da 6mila euro ciascuna, per venti ragazzi esperti di digitale. L’idea è quella di renderli degli evangelizzatori, in modo che affianchino per sei mesi le aziende del territorio nell’approccio a internet. “Io sono stato nel distretto orafo di Arezzo”, racconta il 29enne Giorgio Isabella, nativo di Crotone, che nel 2013 ha partecipato all’analogo progetto “Distretti sul web”. Laureato in marketing, il ragazzo ha aiuto i piccoli laboratori del distretto a progettare la propria presenza online. Come la bottega Aule del 72enne Alano Maffucci: “Con la Rete voglio puntare al mercato russo – racconta – un Paese dove c’è grande passione per l’arte sacra”. “Una giornata storica”, commenta il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. “È con iniziative come questa che l’Italia delle meraviglie, quella dei piccoli imprenditori, potrà fare il salto culturale di cui ha bisogno”.