Skip to main content







“Copernicus Hackathon 2020” si terrà il 15 e 16 febbraio al DIH di Confartigianato. Tra i temi della sfida europea dedicata alla New Space Economy ci saranno il cambiamento climatico, la mobilità sostenibile, l’Intelligenza artificiale e la Cyber Security

Unica tappa italiana per 2020 sbarca a Vicenza il Copernicus Hackathon. Quasi un centinaio tra ricercatori universitari, ingegneri, startup e studenti saranno i protagonisti sabato 15 e domenica 16 febbraio della singolare competizione che si svolgerà presso il DIH (Digital Innovation Hub) di Confartigianato Imprese Vicenza. Un’occasione importante, visto che solo altre due organizzazioni italiane hanno dimostrato di avere le carte in regola per aggiudicarsi il bando indetto dall’Unione Europea per il 2019-2020, e che ha portato le istituzioni promotrici dell’evento a ritenere le potenzialità delle PMI venete e vicentine quale terreno fertile dove seminare le loro idee nonostante in quest’area non sia presente un polo spaziale.
Per capire la portata dell’iniziativa basti ricordare che Copernicus è il più ambizioso programma di Osservazione Terrestre (EO) finanziato e promosso dall’Unione Europea, con l’obiettivo di analizzare e monitorare il Pianeta Terra a vantaggio dell’intera società. I dati del programma, attraverso apposite interfacce denominate DIAS, offrono l’opportunità a chiunque fosse interessato di poter accedere e utilizzare in forma totalmente gratuita gli oltre 12 terabyte Open Data raccolti dai satelliti europei Sentinel e “in situ”. Attraverso tali dati è possibile, per fare qualche esempio, sviluppare servizi e applicazioni in grado di ridurre le perdite di acqua nelle tubature, monitorare le infrastrutture quali ponti, strade oppure offrire informazioni utili ad offrire un migliore servizio negli ambiti più disparati quali il turismo sostenibile, monitorare le emergenze, ridurre i consumi energetici o curare il verde urbano.

Sei sono i servizi offerti dal programma Copernicus: atmosfera, cambiamento climatico, marina, terra, sicurezza e emergenze. Ciò che caratterizza questo tipo di hackathon, quindi, è che i partecipanti hanno accesso a una vasta mole di dati per elaborare un servizio che sia non solo innovativo dal punto di vista tecnologico, ma anche fattibile e solido sotto il profilo del modello di business.
I concorrenti avranno 36 ore di tempo non-stop per mettersi in gioco lavorando in team interdisciplinari, sperimentando idee imprenditoriali innovative basate sull’utilizzo degli Open Data geo spaziali. Alla fine i diversi progetti saranno presentati a una giuria che decreterà il vincitore finale.
In particolare, le aree tematiche di questa edizione si concentreranno su Cambiamento Climatico e Protezione Ambientale, Trasporti e Mobilità Sostenibile e su discipline quali il Machine Learning, l’Intelligenza Artificiale (AI) e la Cyber Security.
L’importanza dell’evento, di respiro internazionale, è ribadita del fatto che arriveranno a Vicenza delegazioni di alcune delle più importanti università italiane e centri di ricerca. In particolare sono confermati diversi team provenienti dal Politecnico di Milano, Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (IIT), Ca’ Foscari, Università di Padova e Università di Pisa. E la stessa giuria è composta da esperti di primo piano del mondo scientifico attivi in vari ambiti: Valentina Sumini (Space Architect and Researcher at MIT Boston); Joseph Paradiso (MIT Media Lab Professor. Director of the Responsive Environment Group); Camilla Colombo (Space Engineering at PoliMi), Andrea Taramelli (Ispra – Delegato nazionale Copernicus User Forum); Giorgio Magistrati (ESA ESTEC Exploration Preparation, Research and Technology Team Leader); Pietro Francesco De Lotto (direttore generale di Confartigianato Imprese Vicenza).
L’evento vanta il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’ESA, di Ispra, della Regione Veneto e del Competence Center Artes 4.0 ed è inoltre annoverata tra le 30 iniziative supportate dal Ministero dell’Innovazione Tecnologia e la digitalizzazione nell’ambito del progetto Repubblica Digitale. Per i vincitori sono previsti premi in denaro e la possibilità di poter accedere al programma di coaching e tutoraggio finanziato dall’Unione Europea, il Copernicus Accelerator, che permetterà di proseguire lo sviluppo dell’idea partorita in occasione dell’hackathon vicentino.
Tutti i dettagli del programma sul sito copernicus.digitalinnovationhubvicenza.it