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CONFARTIGIANATO E CONFCOMMERCIO VICENZA – LUNEDI’ 28 GENNAIO, GIORNATA DI MOBILITAZIONE GENERALE

Le due organizzazioni di categoria, che rappresentano oltre 34mila imprese in provincia, partecipano alla giornata nazionale indetta da Rete Imprese Italia con un’assemblea generale in Fiera e l’affissione di manifesti nelle aziende dell’artigianato e del terziario
“La politica non metta in liquidazione le imprese”. Sarà questo lo slogan dei manifesti che saranno esposti nei prossimi giorni dalle aziende vicentine dell’artigianato e del terziario, per amplificare l’effetto della giornata di mobilitazione nazionale, indetta il prossimo 28 gennaio da Rete Imprese per l’Italia, Federazione nazionale delle organizzazioni di rappresentanza delle Pmi.
Confartigianato Vicenza e Confcommercio Vicenza, che rappresentano nel Vicentino oltre 34mila imprese, per l’occasione chiamano a raccolta i rappresentanti territoriali, di categoria e dei mestieri in un’assemblea unitaria, che si terrà lunedì 28 gennaio, alle ore 10.15, nella sala convegni della Fiera di Vicenza.
Sarà un’iniziativa di protesta e di proposta, che punterà a dare visibilità e risonanza alle istanze provenienti dal mondo delle piccole e medie imprese, vale a dire l’ossatura del sistema economico italiano, che stanno subendo gli effetti di una politica che mortifica le prospettive future loro e del Paese.
Ad illustrare le ragioni della mobilitazione sarà inizialmente (in diretta streaming da Roma), Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio e presidente di turno di Rete Imprese Italia. Seguiranno gli interventi dei due presidenti provinciali Agostino Bonomo e  Sergio Rebecca, che prenderanno spunto da alcuni dati macroeconomici del Veneto e della nostra provincia per “fotografare” la situazione in cui le imprese vicentine si trovano a dover operare.
“In un momento particolarmente delicato della vita del nostro Paese – spiega il presidente di Confcommercio Rebecca –, vogliamo riportare l’attenzione sui problemi reali delle imprese e dei lavoratori, che stanno tutti, indistintamente, vivendo sulla propria pelle una situazione drammatica a causa di una eccessiva pressione fiscale, di un crollo dei consumi senza precedenti, di un difficile e costoso accesso al credito, di una burocrazia esasperante ed onerosa, per citare solo i punti di maggiore criticità”.
L’Assemblea è aperta al mondo delle Istituzioni e della politica, in particolare ai candidati alle prossime elezioni nazionali: “Tra qualche settimana saremo tutti chiamati al voto – afferma il presidente di Confartigianato Bonomo – e con questa iniziativa vogliamo ribadire, a chi ci dovrà rappresentare in Parlamento, quali sono i pesi oramai insopportabili che stanno trascinando sul fondo molte delle nostre aziende e che ostacolano la voglia di fare impresa e di creare quotidianamente una prospettiva di ripresa. Ogni giorno infatti noi imprenditori siamo animati dalla voglia di intraprendere, ci confrontiamo su mercati domestici e internazionali con i nostri prodotti ma ci scontriamo ad esempio con l’inaccettabile realtà di una burocrazia che ci frena costantemente. In sintesi vogliamo chiedere a gran voce: metteteci nelle condizioni di lavorare!”.
Oltre al momento assembleare, come si diceva, ad evidenziare le ragioni della giornata di mobilitazione nazionale saranno i tanti manifesti esposti nelle attività dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi della provincia. Il messaggio è perentorio: “la politica non metta in liquidazione le imprese: su fisco, lavoro, credito, burocrazia e infrastrutture”; altrettanto determinato è il seguito: “le imprese non faranno sconti”.