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CONFARTIGIANATIO: GIORGIO GUERRINI «PRIMO POSITIVO SEGNALE D’INVERSIONE. ORA AFFRONTARE SUBITO RITARDI PAGAMENTO: AD ARTIGIANI COSTANO 3,6 MILIARDI DI EURO/ANNO»

Giorgio Guerrini, presidente Confartigianato«È un primo, concreto segnale d’inversione per liberare imprenditori e cittadini dai pesanti costi derivanti dai mercati protetti e dalle rendite di posizione e per contribuire a stimolare la crescita del Paese». Così il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, commenta il decreto sulle liberalizzazioni varato dal Governo.

«In attesa di conoscere i dettagli del provvedimento – sottolinea Guerrini – apprezziamo le misure in materia di energia, che ci auguriamo possano ridurre l’attuale spread del 30% tra i costi per le imprese italiane rispetto alla media dei maggiori paesi europei, e quelle sui servizi pubblici locali, le cui tariffe negli ultimi 10 anni sono aumentate del 27% in più rispetto alla media Ue.  Altrettanto positiva l’istituzione del Tribunale delle imprese che testimonia la volontà di aggredire il grave problema dei ritardi della giustizia civile che costano 2,2  miliardi l’anno alle aziende italiane. Così come apprezziamo le norme che, nel solco dello Small Business Act, aumentano le tutele delle micro e piccole imprese».
«Ci aspettiamo ancora maggiore coraggio – rileva il presidente di Confartigianato – su fronti decisivi per abbassare gli oneri a carico delle imprese e dei cittadini, come il mercato delle assicurazioni, affinchè si allinei alla media dei Paesi europei per quanto riguarda il livello di concorrenza e la riduzione dei premi assicurativi, evitando di agevolare posizioni dominanti nella filiera dei risarcimenti e delle riparazioni dei veicoli. Esistono margini per interventi più incisivi anche nel sistema del credito».
«Ora – avverte Guerrini – attendiamo le prossime mosse del Governo su un aspetto decisivo come le semplificazioni e, soprattutto, chiediamo che si concretizzino al più presto gli annunciati interventi su un problema drammatico per le piccole imprese: il ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione che costa ogni anno agli imprenditori artigiani 3,6 miliardi di maggiori oneri e li costringe ad attendere addirittura fino a 793 giorni prima di essere pagati».