Coldiretti e Confartigianato hanno donato al Vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, la statuina per il presepe. Il manufatto raffigura il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni
Come da tradizione anche quest’anno è stata consegnata (oggi, 10 dicembre ndr) da parte di Coldiretti e Confartigianato Vicenza, dalle mani dei rispettivi presidenti Pietro Guderzo e Gianluca Cavion, una statuina del Presepe al vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto.
Una consegna che da sei anni aggiunge al presepe figure che parlano del presente, ma anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, con l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione, anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Così come a Vicenza, la consegna è avvenuta in tante altre città, per ricordare l’importanza di due settori, agricoltura e artigianato, che contribuiscono all’economia del territorio e fanno conoscere le eccellenze italiane anche all’estero.
Un’iniziativa nazionale promossa da Coldiretti e Confartigianato, di concerto con Fondazione Symbola, sotto l’egida del Manifesto di Assisi e con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti”, che ha coinvolto le due Associazioni in tutta Italia.
Il Presepe è la rappresentazione per eccellenza dell’accoglienza e della comunità e attraverso i suoi personaggi racconta la realtà della vita di tutti i giorni, dove artigiani e agricoltori sono spesso protagonisti. Nel 2020 la statuina rappresentava i valori della solidarietà durante il Covid, nel 2021 l’innovazione digitale, nel 2022 la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, nel 2023 la formazione e l’apprendistato e nel 2024 la qualità del cibo made in Italy.
“La statuina di quest’anno – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion – rappresenta la capacità degli imprenditori artigiani di costruire comunità attorno al lavoro, promuovendo integrazione, rispetto e collaborazione. L’opera richiama l’importanza della sicurezza sul lavoro come attenzione concreta verso le persone, perché ogni attività produttiva deve prima di tutto tutelare vita e dignità. Questa iniziativa vuole essere un segno di speranza e inclusione, in linea con lo spirito del Presepe, che da sempre racconta la quotidianità delle nostre comunità. E quale luogo più rappresentativo di tutto questo se non la costruzione per eccellenza: la casa, sulla quale oggi si concentrano anche attenzioni alla sostenibilità e l’accoglienza. Anche quest’anno il manufatto è stato realizzato dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre questi valori in un simbolo semplice e immediato. Con Fondazione Symbola e Coldiretti rinnoviamo così l’impegno a valorizzare i mestieri e i territori, offrendo un contributo alla narrazione gentile che il Presepe porta nel Paese”.
“La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura dell’agricoltrice – conclude il presidente Guderzo – vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo. Ma la statuina simboleggia anche il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà”.
Foto e video: https://we.tl/t-96X74Fi9fq
Comunicato 169