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Ceramica, incontro con l’on. Elisabetta Gualmini

Il settore Ceramica Confartigianato Vicenza (con CNA e APIndustria) ha incontrato l’europarlamentare Elisabetta Gualmini, neopresidente del Forum Ceramico: sostegno alle realtà artigianali, attenzione ai costi delle materie prime e formazione delle giovani generazioni al centro dell’incontro.

8 marzo 2022 – di Andrea Schiavo

“Un primo incontro e un interessante scambio reciproco di stimoli e informazioni che mi auguro possano concretizzarsi in una solida relazione e misure a favore delle nostre imprese”. È questo il commento di Maria Teresa Maroso, presidente della Categoria Ceramica di Confartigianato Imprese Vicenza, a margine dell’incontro con l’on. Elisabetta Gualmini, neo eletta presidentessa dell’EPCF, il Forum Ceramico del Parlamento Europeo.

Un incontro che ha visto coinvolti, oltre a Confartigianato, anche CNA e APIndustria in un dialogo che ha messo al centro le micro e piccole realtà imprenditoriali della ceramica vicentine. Un settore che conta 191 aziende, tre quarti delle quali sono artigiane, che danno lavoro a 956 addetti, di cui 613 impiegati nell’artigianato. Si tratta di un comparto quasi interamente dedicato alla realizzazione di prodotti per usi domestici e ornamentali, eredità di una antica tradizione ceramica internazionalmente riconosciuta. Basti pensare che Vicenza risulta la terza provincia italiana esportatrice di ceramica, con il 7,2% degli oltre 624 milioni di euro esportati a livello nazionale (dati periodo ottobre 2020-settembre 2021).

Alta specializzazione e professionalità, ma anche piccole dimensioni che, se da un lato hanno consentito uno sviluppo diffuso delle attività ceramiche, in un mercato internazionale possono costituire un limite. “All’on. Gualmini abbiamo cercato di trasferire le nostre preoccupazioni sulla scarsa attenzione che i legislatori europei hanno per le micro e piccole imprese, a dispetto di strumenti come lo Small Business Act che prevedono una modulazione di norme e obblighi a seconda delle dimensioni aziendali – dichiara Maroso-. Abbiamo portato come esempio le procedure previste per i produttori di MOCA (materiali e oggetti a contatto con alimenti), che per la loro complessità e costi di attuazione sono più gestibili da grandi strutture che non dai nostri ceramisti. Il riconoscere questa fondamentale caratteristica del nostro artigianato e tenerne conto anche a livello europeo è il primo passo per la tutela del lavoro nostro e dei nostri collaboratori”.

Non poteva mancare in questo contesto una riflessione sulla crescita esponenziale dei costi energetici e dei materiali, comune in tutta Europa ma particolarmente sentita nel nostro Paese. Tutte le rappresentanze imprenditoriali presenti hanno espresso l’urgenza di un sostegno economico per far fronte al rincaro dei prezzi, con interventi più incisivi da parte del Governo, ma anche con uno stimolo a perseguire una seria politica energetica, pure a livello comunitario, che possa mettere al riparo l’economia dai contraccolpi di un mercato in balia di speculazioni o crisi geo politiche.

“È certamente importante che parte dei fondi del PNRR vadano a rafforzare le infrastrutture, spesso carenti, del nostro Paese, così come il settore socio-sanitario o la digitalizzazione. La micro e piccola impresa è l’asse portante della nostra economia e senza di essa si rischia che gli sforzi per la ripresa e la resilienza siano inutili: occorre presidiare e sostenere con appositi interventi questo settore produttivo”, aggiunge la presidente Maroso.
La forza dell’artigianato, e di quello della ceramica in particolare, sta anche nello stretto legame tra impresa e territorio. Ed è sul territorio che le aziende possono formare e trovare quella manodopera specializzata che può assicurare la continuità del settore e il suo progresso.

Maria Teresa Maroso, presidente della Categoria Ceramica di Confartigianato Imprese Vicenza, con l’on. Elisabetta Gualmini

“La questione del passaggio generazionale e della necessità di trasferire ai giovani la passione per il lavoro manuale e l’orgoglio di fare impresa sono argomenti condivisi dall’on. Gualmini. Serve un cambio di passo anche nel sistema scolastico e una consapevolezza nei genitori che il futuro lavorativo dei loro figli può essere anche nell’artigianato, settore in grado di dare soddisfazioni personali e professionali”, conclude Maroso.