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BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): “CI RISIAMO CON LE ASSURDE RICHIESTE DELLA RAI ALLE IMPRESE PER L’ABBONAMENTO SPECIALE ALLA TV”

Agostino Bonomo“Abbonamento speciale alla TV. Sollecito di pagamento”: è questa l’intimazione che, in questi giorni, migliaia di imprese artigiane vicentine stanno ricevendo dalla RAI, con l’avvertimento che verrà nel contempo demandata a organi di controllo non meglio identificati la funzione di verifica dei pagamenti. (Informazioni tecniche su InformaImpresa)

«Ci risiamo – commenta al proposito Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza – con una storia che avevamo già visto nello scorso febbraio. Quando cioè la RAI aveva dapprima richiesto alle nostre imprese il pagamento dell’abbonamento speciale per il possesso di computer, tablet e smartphone in quanto apparecchi atti o adattabili alla ricezione di programmi televisivi e poi, grazie alla decisa azione di Confartigianato nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico, la stessa RAI aveva clamorosamente rivisto la sua posizione, precisando che il mero possesso di computer non comporta il pagamento del canone speciale».
Oggi la RAI ha nuovamente intrapreso una intensa campagna di richieste alle imprese, volta alla riscossione di tale “abbonamento speciale alla televisione”. E, sottolinea Bonomo, «semplicemente sulla base di una presunzione automatica di detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. Una supposizione assurda e infondata, nella maggior parte dei casi assolutamente errata, in quanto la richiesta è indirizzata in totale assenza di verifica tecnica preventiva da parte del richiedente circa la detenzione o meno di tali apparecchi, e viene rivolta indifferentemente e indiscriminatamente a tutte le imprese e società, cui spetta il compito di dimostrare il contrario, con un ulteriore aggravio burocratico».
Confartigianato Vicenza ritiene assolutamente ingiustificate le pretese della RAI di richiedere alle imprese tale adempimento: «Si tratta – aggiunge Bonomo – di richieste infondate sotto ogni profilo, che hanno il solo effetto di creare disorientamento tra le aziende, peraltro in un momento già caratterizzato da grandi difficoltà economiche. Per questo abbiamo sollecitato le nostre rappresentanze regionali e nazionali affinché tutto ciò venga portato a conoscenza del Dipartimento delle Comunicazioni presso il Ministero dello Sviluppo Economico: chiediamo l’adozione di provvedimenti che inibiscano alla fonte tali richieste avanzate da parte della RAI, a nostro avviso illogiche, artificiose e pretestuose».

Confartigianato Imprese del Veneto ha predisposto un facsimile di raccomandata da inviare alle sedi RAI di Roma (Direzione Amministrazione Abbonamenti) e del Veneto con cui ogni impresa possa dichiarare una volta per tutte che: “in base alla normativa vigente e con riferimento alla vostra lettera (prot.TV 706 …) si segnala di non essere in possesso degli apparecchi soggetti al pagamento dell’abbonamento speciale in oggetto e di non essere, pertanto, tenuto al pagamento della somma richiesta“.
I titolari di impresa che non possiedono in azienda strumenti atti alla ricezione devono:

  • rispondere (come peraltro richiesto al terzo paragrafo della lettera Rai) attraverso la cartolina preaffrancata, specificando nello spazio ‘eventuali altre comunicazioni’ di non essere tenuti al pagamento della tassa in quanto sprovvisti degli apparecchi ad essa soggetti;
  • secondo inviare, per sicurezza, anche la raccomandata come da facsimile allegato.