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AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI ED ALTROCONSUMO DIFENDONO UBER POP

Nordio: “Forviante intervenire solo sulla metà facile del problema a danno di noi tassisti e lasciando insolute tutte le altre questioni che da anni si trascinano”

“Salvaguardare e difendere i consumatori è un compito nobile e necessario. Ma le associazioni, soprattutto quelle autorevoli come Altroconsumo, non possono banalizzare un problema serio come la concorrenza nell’ambito del trasporto pubblico non di linea”. Ad affermarlo il Presidente nazionale e regionale veneto dei tassisti di Confartigianato Alessandro Nordio a seguito del reclamo depositato davanti al giudice di Milano dalla nota associazione dei consumatori contro l’ordinanza del Tribunale che il 26 maggio scorso ha bloccato il servizio Uber Pop. E prosegue: “siamo pronti a sederci ad un tavolo anche con le organizzazioni dei consumatori, come da sempre abbiamo fatto per migliorare il servizio, per entrare nel merito delle nostre ragioni, di certo non campate in aria visto che l’ordinanza, che entrerà in vigore il 10 giugno prossimo, ha stabilito che il servizio Uber Pop non dà vantaggi alla collettività e svolge di fatto l’attività di taxi senza però che gli autisti siano in possesso dei requisiti di professionalità e qualità a garanzia dell’utenza”.

La presa di posizione di Altroconsumo segue a ruota la recente segnalazione indirizzata a Governo e Parlamento espressa dalla Autorità di Regolazione dei Trasporti con cui si propone di riconoscere i servizi differenti dai tradizionali Taxi ed NCC, basati su piattaforme tecnologiche che consentono l’intermediazione su richiesta e con finalità commerciali. E’ evidente il suggerimento per il Parlamento di fare in modo che le leggi si adeguino al passare del tempo e recepiscano velocemente questi servizi innovativi, lasciando per i servizi taxi tradizionali l’attuale connotazione e pesante struttura normativa.

“Ciò che traspare –denuncia Nordio- è una totale mancanza di imparzialità e di capacità di equa regolazione del settore, da parte dell’Autorità. Infatti -spiega-, il servizio taxi rimane di fatto strettamente regolato e vincolato. Ci sono alcune promesse di liberalizzazioni ma di difficile applicazione come ad esempio l’affidamento della definizione delle tariffe massime del servizio taxi a Comuni e Regioni senza però la presenza di criteri guida oggettivi, imparziali, tecnici  e, quindi, non politici. Dall’altra parte invece, si legalizza il servizio Uber Pop, con una proposta al Governo, di una soluzione “libera tutti”, senza quindi preoccuparsi di eventuali fenomeni di elusione fiscale e contributiva”.

“In definitiva -conclude Nordio-, come categoria valutiamo insoddisfacente il documento di segnalazione dell’Autorità, in quanto interviene solo sui temi più semplici da affrontare, a danno di una sola parte del mercato, i tassisti appunto, e lasciando insolute tutte le altre questioni che da anni si trascinano, creando distorsioni del mercato ed ulteriore concorrenza sleale”.