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L’amministratore di sostegno per supportare persone anziane

L’istituto giuridico dell’Amministratore di Sostegno è nato per consentire alle persone impossibilitate a provvedere ai propri interessi patrimoniali o altro.

Per esempio a causa di infermità fisica o psichica. Dell’importanza della figura dell’Amministratore di Sostegno (ADS) se ne è parlato anche recentemente, quando si è posto il problema di vaccinare gli anziani incapaci di esprimere il loro consenso e prive proprio di un ADS. Sono molti, infatti, a non disporre di tale figura, in grado di supportarli nelle decisioni riguardanti problemi economici, ma anche sanitari. Per questo l’ANAP, l’associazione dei pensionati Confartigianato, sul tema pone particolare attenzione, perché nessun anziano con problemi cognitivi sia escluso da un provvedimento del giudice che nomina l’Amministratore di Sostegno, funzione indispensabile per tutelare la dignità e anche la libertà della persona fragile, tanto che esiste anche un servizio predisposto dal CAAF Confartigianato. Un supporto che parte dall’ascolto delle specifiche necessità procedendo poi di conseguenza. Per capire l’importanza dell’ADS, abbiamo intervistato il giudice Enrico Manzon, magistrato della Corte di Cassazione e già giudice tutelare presso il Tribunale di Pordenone.

Dott. Manzon, cosa fa l’Amministratore di Sostegno?

L’Amministratore di Sostegno (ADS) riceve l’incarico dal giudice tutelare (ce n’è almeno uno in ogni Tribunale) di curare gli interessi personali e patrimoniali delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia psichica o fisica. L’ADS può e deve fare tutto ciò che serve per garantire la protezione e la qualità della vita dell’assistito (“beneficiario”), secondo i suoi bisogni e le sue aspettative.

Quando serve nominare l’Amministratore di Sostegno?

L’ADS viene nominato – su richiesta dei familiari, dei servizi sociali, del medico curante, della Procura della Repubblica – quando la persona interessata, a causa di una menomazione psichica o fisica, non è più in grado di provvedere, in tutto o in parte, alla cura dei propri interessi. 

Quanto costa l’Amministratore di Sostegno?

L’incarico è gratuito. Nei casi in cui l’impegno, a causa dell’entità del patrimonio dell’assistito, risulti particolarmente gravoso, può essere riconosciuta all’ADS una indennità che viene determinata dal giudice tutelare. 

Cosa può fare, e cosa non può fare, l’Amministratore di Sostegno?

I poteri rappresentativi dell’ADS sono determinati con il decreto di nomina e, secondo necessità, da provvedimenti specifici del giudice tutelare. Egli si occupa dell’“amministrazione ordinaria”, come ad esempio il pagamento delle bollette, o della retta della casa di riposo. Per gli atti di “straordinaria amministrazione”, ad esempio la vendita di una casa, bisogna chiedere l’autorizzazione al giudice tutelare, che valuta l’opportunità di darla. Molto delicate e importanti sono le decisioni sulla salute (trattamenti sanitari), rispetto alle quali tuttavia la volontà del “beneficiario” deve sempre prevalere. Questa volontà può essere contenuta in una DAT (Dichiarazione Anticipata di Trattamento).

Pratiche per l’Amministratore di Sostegno: il servizio CAAF Confartigianato

Il CAAF di Confartigianato Vicenza offre assistenza per le pratiche da presentare al Tribunale per ottenere il ruolo di Amministratore di Sostegno. Come? Ascoltando le necessità legate alla condizione generale della persona da assistere.Sulla base delle informazioni ricevute dal colloquio e dalla documentazione raccolta, viene redatta la domanda da sottoporre al Giudice Tutelare del Tribunale di Vicenza. Quindi, non ci si deve preoccupare: ci pensa il CAAF a dare una mano.Il CAAF si occupa poi di tutto l’iter richiesto dalla procedura: 

  • la consegna e il ritiro della richiesta in Tribunale;
  • l’invio delle notifiche necessarie per legge; 
  • il ritiro delle notifiche;
  • il ritiro della copia del giuramento che l’Amministratore sarà chiamato a fare una volta nominato.

L’interessato, quindi, dovrà recarsi in tribunale solo per l’udienza con cui viene dato l’incarico e per il giuramento, di tutto il resto si occupa il CAAF. Se poi si vorrà, negli anni a venire il CAAF potrà fornire aiuto anche nella stesura del rendiconto annuale che l’Amministratore di Sostegno è tenuto a presentare entro fine febbraio di ogni anno al Giudice Tutelare.
Una volta nominato l’Amministratore di Sostegno, il CAAF potrà fornire assistenza, negli anni a venire, per ulteriori richieste da presentare al Giudice Tutelare per operazioni “speciali” che non rientrano nelle attività previste e assegnate con il decreto di nomina all’Amministratore stesso. 

INFO:
CAAF Confartigianato Vicenza (tel. 0444 168168)
e-mail: caaf@confartigianatovicenza.it oppure ads.caaf@confartigianatovicenza.it

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    Si è svolto il 24 marzo un incontro con l’avvocato Stefania Cerasoli, esperto di tutela di diritti in tema di disabilità e non autosufficienza, e Domenico Farano, responsabile del CAAF di Confartigianato Vicenza. 
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