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Vicentini pronti a spendere 393milioni di euro per gli acquisti di Natale. In testa prodotti alimentari e bevande (apprezzate anche all’estero)

Vicenza si conferma anche quest’anno prima provincia veneta per numero di imprese la cui produzione è legata al periodo natalizio. Produzione che si riflette in una spesa per acquisti di Natale, prodotti alimentari e bevande e in altri prodotti e servizi tipici della ricorrenza, che vale 393 milioni di euro.  A confezionare il tutto sono 6.047 imprese artigiane, in cui lavorano 23.679 addetti. Così Vicenza rimane nella top10 delle province con il peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività pari al 41,2% del totale degli addetti dell’artigianato provinciale. E se molti vicentini hanno compreso che un prodotto artigiano, a fronte di qualche euro in più rispetto a un prodotto fatto non si sa come né dove, porta con sé qualità, unicità e durabilità, anche all’estero mostrano di apprezzare. Soprattutto in tema di alimentari e bevande Vicenza presenta un peso delle esportazioni sul valore aggiunto provinciale pari al 3,75%, superiore alla media nazionale del 3%.  Export che vale 1 miliardo e 280 milioni di euro negli ultimi 12 mesi (nella prima metà del 2025 l’export di alimentari e bevande cresce del +4,5%, inferiore al dato nazionale che +5,8%).

Come ricordato in occasione del riconoscimento UNESCO della cucina italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, il comparto delle imprese artigiane nei settori alimentare, bevande e ristorazione da solo conta 881 le imprese artigiane, di cui 569 ristoranti, 298 di prodotti alimentari e 14 di bevande. Il comparto che dà lavoro a 4.558 addetti, pari al 7,9% dell’occupazione artigiana. La lettura incrociata per settore del fatturato per addetto per classe di addetti e occupazione dell’artigianato consente di stimare per il 2025 un fatturato dell’artigianato vicentino nei settori di alimentare, bevande e ristorazione pari a 665 milioni di euro.
Confartigianato, attraverso anche la campagna ‘Acquista artigiano”, ricorda i motivi per cui acquistare prodotti artigiani. Il primo è l’unicità autentica, ogni pezzo è diverso; c’è poi la personalizzazione e ascolto, l’artigiano interpreta i desideri del cliente, crea su misura, consiglia, modifica, accompagna; e, ancora, qualità che dura nel tempo, creatività che unisce passato e futuro; supporto all’economia del territorio e quindi al benessere sociale.
“In un territorio come quello vicentino fatto di tanti piccole realtà produttive non va dimenticato che un prodotto artigiano è anche espressione di sostenibilità concreta, ovvero produzione locale e filiera corta, associata ad una riduzione degli sprechi, alla riparabilità; ma anche sostenibilità sociale nell’offrire opportunità di impiego e re investimenti nella comunità”, commenta Oliviero Olivieri, presidente del Sistema Alimentazione di Confartigianato Vicenza.

Aggiunge Olivieri: “Chi acquista un prodotto artigiano non compra solo un oggetto o un servizio: incontra chi lo crea nel luogo della produzione, l’artigiano ‘ci mette la faccia’ e perciò ha tutto l’interesse affinché il suo cliente sia soddisfatto e ne parli con amici e parenti. Magari costa qualche euro in più ma per la bontà e qualità dei prodotti e dei servizi proposti credo ne valga la pena. Al proposito, durante le feste poi in tanti vorranno presentarsi nella loro forma migliore, l’invito anche in questo caso, è di rivolgersi a centri estetici e di bellezza che lavorano nel rispetto delle norme e della salute dell’utente”.

Comunicato 170