
Milano Home 2026
A Marostica un confronto aperto tra imprese e organizzatori sulla prossima edizione della manifestazione, riferimento per il mondo della casa, dell’home décor e della creatività artigiana evoluta
Si è svolto alcuni giorni fa nella sede Confartigianato di Marostica l’incontro di presentazione delle anticipazioni legate all’edizione 2026 di Milano HOME, manifestazione di riferimento per il mondo della casa, dell’home décor e della creatività artigiana evoluta.
Dopo l’apertura di Andrea Schiavo, responsabile del mestiere Ceramica, e Vladi Riva responsabile internazionalizzazione, Maria Teresa Maroso, Presidente del Mestiere Ceramica, ha portato il saluto del comparto e sottolineato l’importanza di rafforzare il rapporto tra le imprese artigiane e le piattaforme fieristiche internazionali, lasciando a Davide Anastrelli e Filippo Fiori, segretario mandamentale di Marostica, e responsabile d’area Nord Est, gli onori di casa.
Organizzato da Confartigianato Imprese Vicenza, l’appuntamento ha rappresentato un momento di dialogo diretto tra le imprese del territorio e gli organizzatori della fiera. Sono intervenuti Emanuele Guido, Direttore della manifestazione, Esther Boil e Mauro Meroni, referenti commerciali di Fiera Milano.
Emanuele Guido ha illustrato il percorso di rinnovamento della manifestazione, che punta a posizionarsi come luogo di incontro per eccellenze creative, manifattura evoluta e design contemporaneo, con un’identità fortemente riconoscibile e internazionale. Milano HOME intende diventare la vetrina ideale per prodotti unici, raccontati attraverso storie di impresa, materiali sostenibili, design autentico e contenuti curati.
Grazie anche all’ingresso di GEFI nella compagine organizzativa, la fiera potrà potenziare le attività di incoming buyer, puntando su una selezione più mirata e qualificata delle controparti straniere invitate. Questo consentirà alle aziende espositrici di instaurare contatti concreti con buyer coerenti con il proprio posizionamento, valorizzando le produzioni e massimizzando il ritorno dell’investimento fieristico.
Esther Boil e Mauro Meroni hanno illustrato inoltre le soluzioni di partecipazione “capsule”, pensate per agevolare la presenza di micro e piccole imprese, anche con stand collettivi o formule semplificate che mantengano coerenza estetica e riconoscibilità del prodotto. È stata evidenziata la disponibilità della fiera a collaborare fin da subito con le associazioni di categoria e con i territori per sviluppare percorsi condivisi, anche dal punto di vista comunicativo.
La seconda parte dell’incontro ha dato spazio a un vivace dibattito tra imprese e organizzatori, durante il quale diverse aziende del comparto – molte delle quali vantano una storica partecipazione alla fiera – hanno portato esperienze, osservazioni e suggerimenti.
Tra i temi emersi: l’importanza di garantire continuità e chiarezza nella comunicazione fieristica, la necessità di rafforzare la visibilità delle piccole produzioni di qualità rispetto alla grande distribuzione, il desiderio di avere momenti formativi e di confronto sui trend internazionali e l’opportunità di costruire un’identità più distintiva per la manifestazione.
Il tono degli interventi è stato propositivo, con un forte spirito collaborativo. Gli organizzatori hanno ascoltato con attenzione ogni contributo, raccogliendo spunti per migliorare sia la struttura dell’evento sia le modalità di coinvolgimento delle imprese artigiane. Il dibattito si è protratto ben oltre i tempi previsti, a conferma del forte interesse e dell’alto livello di coinvolgimento da parte delle aziende presenti.
La partecipazione all’incontro, seppur contenuta nei numeri, è stata di elevata qualità, composta da imprese realmente interessate ad approfondire le opportunità offerte da Milano HOME. L’incontro ha inoltre permesso di anticipare alcune delle misure di sostegno alla partecipazione fieristica di carattere internazionale che, nei prossimi mesi, saranno oggetto di aggiornamento o pubblicazione.
Confartigianato continuerà a supportare il dialogo tra imprese e organizzatori, lavorando per costruire percorsi su misura che valorizzino il “saper fare” artigiano e ne facilitino la presenza sulle principali piattaforme fieristiche internazionali.