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4° FESTIVAL DELLA PERSONA – AREZZO 27-29 SETTEMBRE 2012

Welfare un costo o una leva per lo sviluppo della comunità?

l tema che sarà quest’anno al centro dell’appuntamento con il Festival della Persona è il “welfare che verrà”. “Vogliamo scommettere –spiega Sandro Corti, coordinatore nazionale di confartigianato persone- sulla possibilità di costruire un welfare che diventi motore dello sviluppo della comunità. Come Confartigianato vogliamo dare un significativo contributo per la realizzazione, accanto ad altri soggetti, di un welfare sussidiario e comunitario, trovando una terza via che vada oltre l’alternativa pubblico-privato”.
Ad Arezzo si riuniranno interlocutori appartenenti a mondi diversi per avviare una riflessione da più punti di vista: saranno presenti, tra gli altri, il demografo Massimo Livi Bacci e il sociologo Mauro Magatti, interlocutori sociali, tra i quali alcuni dei protagonisti di esperienze di nuovo welfare come Johnny Dotti, presidente di Welfare Italia, nonché un importante rappresentante del Governo.

Sono anche in programma momenti di incontro con la città, con testimonianze e interventi che aiutino a generare, in questo momento difficile, speranza e fiducia. Ce n’è tanto bisogno. In questo senso, la nostra è una proposta aperta non solo al mondo di Confartigianato, ma a tutti quelli che credono nel futuro e vogliono contribuire a costruirlo concretamente.
Come ogni anno nutrita la presenza garantita dai gruppi giovani, donne a Anap della Confartigianato Imprese Veneto.
L’edizione di quest’anno, che ha per titolo “Welfare un costo o una leva per lo sviluppo della comunità?”, intende porre la questione di quale possa essere il welfare del futuro e di come questo possa diventare sempre più un’occasione per favorire la crescita delle persone e della comunità. Il tema si pone in continuità con la prospettiva delineata nelle precedenti edizioni, secondo cui è possibile superare il welfare state, per avviarsi verso un welfare comunitario e sussidiario, caratterizzato dal protagonismo delle forze sociali e dei soggetti intermedi interessati.
Queste le direttrici che saranno sviluppate nella tre giorni di Arezzo:
Welfare, dove e quando: Saranno approfonditi alcuni aspetti di contesto, tra i quali l’evoluzione del quadro demografico, l’idea di uno sviluppo che metta in valore il “fattore umano”, il progetto di istituzioni che siano maggiormente espressione delle persone e delle comunità a cui appartengono.
Welfare, quanto e come: Sarà definito un quadro qualitativo e quantitativo del nuovo welfare, ponendo attenzione al welfare contrattuale per le piccole imprese, alle esperienze di welfare dal basso e alle iniziative di welfare municipale.
Welfare e Confartigianato: Le trasformazioni del welfare richiedono la consapevolezza della necessità di attivare una riflessione anche sulla nostra organizzazione e sui processi da attivare.
Welfare e futuro: Verrà aperto un confronto qualificato fra studiosi, rappresentanti della società, del mondo economico e delle istituzioni per delineare possibili scenari da costruire insieme.