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3A CONVENTION DELLE CATEGORIE: MAGLIETTE E IDEE CONTRO GLI IRREGOLARI

“Pulire il Veneto” conviene perché
I
l mercato del falso vale:  6,9 miliardi di fatturato all’anno,  110 mila unità di lavoro sottratte all’economia regolare di cui il 10% in Veneto La stima dell’impatto sull’economia italiana evidenzia:  5,5 miliardi circa di valore aggiunto perduto (corrispondenti allo 0,35% del PIL italiano);  1,7 miliardi gettito perduto per imposte dirette e indirette legato alla produzione diretta;  4 miliardi e 620 milioni di euro se si comprende anche la produzione indotta (Stime Censis).
I settori più colpiti sono quelli dell’abbigliamento e degli accessori (quasi 2,5miliardi di euro), il comparto Cd, Dvd e software (più di 1,8 miliardi di euro) e quello dei prodotti alimentari (quasi 1,1 miliardi di euro).

Un fenomeno che non si arresta
In Veneto:  400 milioni gli articoli contraffatti sequestrati negli ultimi 3 anni e mezzo; Solo nei  primi 5 mesi del 2013 in Veneto sono stati sequestrati dalle Forze dell’ordine:  780.000 prodotti tarocchi di abbigliamento, accessoristica, maschere di carnevale e giocattoli  1.224 articoli di bigiotteria fabbricata con sostanze potenzialmente nocive  120 borse e cinture griffate contraffatte Senza contare i numerosi sequestri di alimenti come ad esempio le 30 tonnellate di pesce con etichette contraffatte a Vicenza ed il pesce importato spacciato per specie più pregiate a Padova.

Una stima dell’abusivismo in edilizia e nei servizi in Veneto
Tra i 70mila e 100 mila falsi artigiani evadono 500 milioni di euro di tasse fatturano 4,5 miliardi all’anno

“Gli abusivi danneggiano le imprese in regola”. Questo lo slogan che stamani campeggiava sulle centinaia di magliette che Confartigianato Imprese Veneto ha distribuito ai circa 200 delegati partecipanti alla terza convention delle categorie, tenutasi a Mestre presso il Russott Hotel. Maglietta indossata con orgoglio anche dal Presidente regionale  Giuseppe Sbalchiero, quello nazionale Gioirgio Merletti e dagli Assessori regionali intervenuti  Maria Luisa Coppola, Marino Zorzato e Marino Finozzi. La logica del risparmio penalizza tutti. In primis le 40mila imprese del manifatturiero stritolate tra la concorrenza sleale di prodotti contraffatti e una delocalizzazione selvaggia che non “guarda in faccia” ne alle stragi ne allo sfruttamento dei minori e neppure alla salute ed all’ambiente”. Migliaia di posti di lavoro perduti. Miliardi di euro di PIL e di gettito fiscale in fumo. L’attuale crisi economica rende sempre più necessaria la costruzione di una politica industriale nazionale e regionale in grado di porci nelle condizioni di esportare prodotti 100% made in Italy, innovativi e concorrenziali. Ma si deve porre al centro della politica industriale chi produce beni rispettosi di chi lavora, dell’utilizzatore e dell’ambiente. Ma anche chi opera alla luce del sole nei servizi e nell’edilizia viene danneggiato dall’abusivismo. In particolare in tempi di crisi l’arte di arrangiarsi è vista come una virtù e se in molti ambiti questa capacità si rivela positiva, non può essere così quando dietro questo modo di fare si celano la piaga dell’abusivismo e del mancato rispetto delle regole. Il comparto edile, primo per numero di aziende (in regione se ne contano oltre 46mila), sta lottando contro chi si improvvisa esperto in mansioni per le quali sono richieste professionalità, competenza e rispetto delle normative che regolano il lavoro. A pagarne le conseguenze tutti quei mestieri (tinteggiatori, restauratori, installatori di impianti, elettricisti…) che il mercato vorrebbe invece svolti da figure sempre più specializzate, esperte nelle più moderne tecniche, capaci di realizzare sia opere tradizionali, sia quelle finalizzate al risparmio energetico, alla bio edilizia e alla domotica. Le imprese oneste si trovano a dover rispettare una serie di obblighi incredibile: dall’utilizzo di prodotti schedati, ai dispositivi per la sicurezza personale e dell’area di lavoro; dimostrare di avere fatto il percorso formativo e informativo obbligatorio sul testo unico per la sicurezza e la salute sugli ambienti di lavoro, sia per i datori che per i dipendenti; essere in regola con il Durc e quant’altro. Regole, purtroppo, che non vengono rispettate durante i lavori di “bricolage” incrementando il vantaggio competitivo in termini di costi e di tempo. E non si tratta solo di opere richieste da privati. Vere e proprie squadre di improvvisati riescono ad intervenire perfino all’interno di grandi cantieri ed appalti. Questo è possibile anche per la presenza di quel circolo vizioso rappresentato dai subappalti non autorizzati, forse la vera piaga di questo settore, ma anche di tutto quanto ruota attorno al mondo dell’edilizia e della cantieristica. Meno carte e più controlli sul campo. Questa la richiesta di Confartigianato alla politica ed a tutti gli enti preposti alla vigilanza. Nel tema generale della competizione territoriale che si innesta nell’ambito della programmazione di Europa 2020, il sistema delle categorie della Confartigianato del Veneto ha presentato le sue PROPOSTE in 3 ambiti di intervento.

1° AMBITO anticontraffazione / lotta abusivismo / difesa del made in Italy /aggregazione Un numero verde, promosso dalla Regione Veneto , per la lotta all’abusivismo e alla contraffazione, ovvero la creazione di un apposito ufficio che abbia capacità di orientamento delle visite ispettive ma anche funziona statistica di monitoraggio del fenomeno abusivismo che colpisce il Veneto. Azione che avrà anche un contenuto culturale perché andrà di pari passo con lo spettacolo sulla contraffazione. Investire sulle eccellenze!  L’eccellenza esprime un atteggiamento imprenditoriale contraddistinto da una specie tensione aziendale verso nuovi traguardi, magari non ancora espressi, che fanno la differenza, che creano unicità, distinzione. La legge regionale n. 67 del 1987 “Disciplina dell’Artigianato” all’articolo 33 bis a proposito dell’eccellenza artigiana recita: “la Regione tutela, promuove e riconosce le lavorazioni dell’artigianato che presentano elevati livelli qualitativi…”

2° AMBITO costruzioni : bio, eco e smart Una strategia di intervento su 4 punti  nel solco della programmazione europea 2020: Rottamazione degli edifici; le certificazioni in Edilizia; il Social housing e la semplificazione attraverso lo Sportello Unico per l’Edilizia e la standardizzazione e misurazione degli oneri amministrativi.

3° AMBITO l’artigianato nel contesto turistico – Il portale turismo ospitalità con un link all’interno del portale turismo della Regione  e di poter iniziare un rapporto con l’assessorato e in particolare con Veneto promozione, per lo sviluppo di sinergie, sul piano del reciproco interesse, volte ad ampliare l’offerta turistica. mobilità elettrica: sviluppare accordi di programma finalizzati all’infrastrutturazione del territorio con punti di ricarica e alla riqualificazione di edifici e strutture ad essi funzionali.

Le risposte degli assessori
Maria Luisa Coppola “ L’azione dell’Assessorato è stata quella di una grande vicinanza con le associazioni di categoria, in particolare per quanto riguarda il tema del credito (anche se i provvedimenti sul microcredito sono ancora fermi, “ma non certo per colpa della Regione”) e sulla lotta alla contraffazione. Il tavolo di lavoro costruito per contrastare il fenomeno si sta rivelando particolarmente efficace”.
Marino Zorzato “ Affrontando il tema del territorio e dell’edilizia ha riassunto in pochi punti ciò che le sensibilità attualmente maturate nella collettività inducono a scegliere. Prima di tutto un utilizzo più sobrio e razionale del territorio; una attività di costruzione limitata privilegiando invece interventi di recupero e ristrutturazione del molto già esistente. Infine una piena valorizzazione del piano casa”.
Marino Finozzi “ L’artigianato anche in base alla recente legge regionale ha sempre un ruolo più rilevante nell’ambito dei già consistenti flussi turistici della nostra regione sia per quanto riguarda la produzione di 100% made in italy, sia per quanto concerne tutti i servizi collaterali e di supporto ai flussi: la ristorazione, le botteghe, i trasporti”.