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CANONE. LA RAI CI RIPROVA E RIMANDA ALLE AZIENDE IL BOLLETTINO DEL “CANONE SPECIALE”

Nuova ondata di bollettini targati Rai. Destinatari della richiesta di pagare il canone speciale alla radio televisione italiana, come già accaduto a gennaio di quest’anno, le imprese. “Ma attenzione! –avverte Sandro Venzo, Presidente gruppo giovani di Confartigianato Imprese Veneto- Dopo la sommossa popolare e la nostra cartolinaprotesta con cui lo scorso inverno abbiamo intasato la posta elettronica del Ministro Passera, il contenuto della missiva è molto diverso dalla precedente”.
Non si fa più cenno ad un generico “qualsiasi apparecchio utile a ricevere i programmi, quindi anche i computer o gli altri strumenti digitali se collegati ad internet“ ma, ad un più preciso “rientrano tra tali apparecchi radiofonici gli apparecchi televisivi, i decoder per televisione digitale terrestre o satellitare, i videoregistratori” La comunicazione è quindi emendata delle parti che erano state oggetto di contestazione da parte delle associazioni di categoria, in primis Confartigianato. Ciò non toglie che la Direzione Amministrazione Abbonamenti stia nuovamente contattando le imprese pretendendo il versamento dell’abbonamento magari sperando in qualche svista.

Un’iniziativa alla quale ad esempio replica la Confartigianato Provinciale di Verona con l’indicazione di “rispondere, come peraltro richiesto al terzo paragrafo della lettera Rai, attraverso la cartolina preaffrancata, specificando nello spazio ‘eventuali altre comunicazioni’ di non essere tenuti al pagamento della tassa in quanto sprovvisti degli apparecchi ad essa soggetti”.
In base ad una nota ministeriale sono esplicitamente esclusi dal pagamento dell’Abbonamento Speciale i PC senza sintonizzatore TV nonché i monitor per computer. Tale orientamento è stato ampiamente discusso e condiviso con la Rai stessa durante un incontro al quale partecipò la Confartigianato Nazionale.
Nella medesima comunicazione è, poi, evidenziato in grassetto che, dal 2012, le imprese devono indicare in denuncia dei redditi il numero di abbonamento speciale, altro elemento che potrebbe indurre a credere di dover obbligatoriamente effettuare il versamento anche coloro che, in realtà, non hanno in azienda né televisori, né radio.
“Un sollecito di pagamento inviato strategicamente in un periodo in cui sono molteplici le scadenze per le imprese – denuncia il Presidente Andrea Bissoli di Confartigianato Verona – e in un momento in cui la pressione fiscale è in costante crescita e le realtà produttive si trovano nella morsa della crisi. Pagare il Canone Rai è un obbligo per tutti coloro che dispongono, in azienda, di apparecchi radio e tv, ciò che contestiamo è, ancora una volta, la mancanza di chiarezza nella comunicazione, inviata indiscriminatamente a tutte le imprese”.

Vedi lettera e cartolina