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Velocità, dati e valori: il futuro artigiano nella transizione 5.0

Siamo nel mezzo del cammino tra la Transizione 4.0, caratterizzata da una velocità di cambiamento mai conosciuta prima e i cui tratti distintivi sono la digitalizzazione e l’interconnessione, e ci stiamo avviando a grandi passi verso la versione 5.0 che mette al centro la persona, la sostenibilità, la resilienza.

Lo ha posto in evidenza Augusto Bianchini, docente all’Università di Bologna e CEO di Turtle, ospite all’Assemblea Soci della Confartigianato vicentina, fotografando in tal modo lo sviluppo degli ultimi anni e i trend che si affacciano all’orizzonte. Di conseguenza, ha continuato l’esperto, oggi il tema non è più la differenza tra grandi e piccole imprese, ma tra aziende veloci e lente, dove la velocità sta nella capacità di leggere i dati e trarne informazioni utili per migliorare il proprio business. E tra i dati che acquisiranno rilevanza ci sono quelli della Sostenibilità (ambientale, sociale, economica), per ora solo ‘intenti’ dichiarati, ma che dovranno essere ben presto trasformati in azioni concrete.

Si arriverà così alla “rivoluzione 5.0”, dove appunto l’impresa mette al centro i propri valori e la propria “unicità”, elementi utili anche per attrarre e trattenere quelle risorse umane di cui ogni attività, e l’artigianato in modo particolare, oggi ha bisogno.

Un quadro chiaro, che può aiutare a capire come reagire, relativo a temi sui quali, soprattutto negli ultimi mesi, Confartigianato si è interrogata e ha agito intendendo accompagnare le imprese lungo il percorso del cambiamento. E questo proprio nella ricorrenza degli 80 anni dalla nascita dell’Associazione vicentina che, nel ripercorrere le tante trasformazioni del mondo artigiano in quasi un secolo di storia, ha risvegliato un orgoglio di categoria forse un po’ sopito.

Ne è un esempio anche il dibattito sulla nuova Legge Quadro per il settore, al vaglio dopo 40 anni, dove si chiede che caratteristica riconosciuta dell’artigianato non sia solo il lavoro manuale, ma anche la creatività, patrimonio di mestieri che mettono al centro saperi unici.

Ne sono esempio i nuovi Maestri Artigiani proclamati quest’anno dalla Regione Veneto, così come i Giovani Imprenditori con il loro entusiasmo, e gli oltre 600 nuovi iscritti che hanno deciso di trovare sostegno e supporto in Confartigianato.
Parallelamente, l’altro raggio d’azione è quello di intercettare le nuove generazioni, quei ragazzi che devono scegliere la scuola superiore, ma anche quelli che dopo il diploma iniziano a pensare al proprio futuro lavorativo, immaginando soprattutto un impiego nelle grandi realtà produttive, presentate (e raccontate) spesso come vincenti.
Occorre invece illustrare le occasioni offerte da un percorso di studi professionale o tecnico (mentre le imprese faticano a trovare personale con competenze adeguate, con relative difficoltà organizzative interne), occorre spiegare che il 98% di quanti frequentano gli ITS (Istituti Tecnici Superiori post-diploma) trovano occasioni di lavoro già alla fine del primo anno, essendo i percorsi formativi “rispondenti” alle esigenze delle imprese. E proprio a questo campo d’azione pensa Confartigianato con le sue iniziative, portando le imprese e gli imprenditori a scuola, o proponendo momenti di orientamento.
I nostri ragazzi vanno all’estero dove ci sono più opportunità? Ma nessuno ha detto loro che, soprattutto in questa fase di nuovi assetti internazionali, anche la piccola impresa e quella artigiana esportano e cercano nuovi mercati, considerato il valore del Made in Italy richiesto nel mondo.

I giovani – e le loro famiglie – devono sapere che la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale sono realtà consolidate nella piccola impresa, e necessitano di chi le sappia usare al meglio. A questo provvede il DIH (Digital Innovation Hub) di Confartigianato, presentando le nuove opportunità e le nuove figure professionali (come il social media manager) che possono fare la differenza.
Che le occasioni ci siano anche qui, anche nel Vicentino, lo ha ricordato – pure lei ospite all’Assemblea – l’europarlamentare Elena Donazzan, ricordando le eccellenze che realizzano componentistica per l’industria e gli enti aerospaziali. E le prossime Olimpiadi Milano-Cortina, evento mondiale che intercetterà 3 milioni e 500mila telespettatori e porterà nella nostra Regione circa 2 milioni di visitatori, saranno la giusta vetrina per molte nostre imprese della filiera sportiva, oltre che di quella ricettiva, e non solo.
Di qui il rinnovato appello di Confartigianato al mondo istituzionale, politico, amministrativo, perché si consideri l’artigianato e la piccola dimensione produttiva come un patrimonio economico e sociale da tutelare, promuovere e preservare, e non una mera voce di bilancio. Il sostegno alle aziende, ai giovani imprenditori e alle donne che “fanno impresa” passa prima di tutto per il riconoscimento e il rispetto del loro lavoro.
“Fatto in modo artigianale” non deve più essere un modo di dire diminutivo, che sottintende una sorta di improvvisazione, bensì la valorizzazione di prodotti riconoscibili per qualità, unicità e sostenibilità. Sostenibilità anche – e soprattutto – sociale, come dimostra chi decide di restare ad animare, con il lavoro e la presenza produttiva, le comunità territoriali più periferiche.

Anche queste sono transizioni in atto, carte vincenti contro il mercato omologato.

Lo si è capito persino in un colosso economico come la Cina. Lo stesso Augusto Bianchini ha infatti raccontato come in quel Paese si stia attuando il modello “RenDanHey”. In pratica, nei mega impianti industriali si è notata la difficoltà crescente di motivare il proprio personale. Quindi, si “spacchetta” quella grande azienda in realtà produttive di 40/50 persone. A questo punto l’organizzazione risulta più snella e diretta, e i lavoratori si sentono più coinvolti.


Hanno collaborato a questo numero:
Chiara Carradore, Walter Fabris, Sara Ferretti, Filippo Fiori, Sandra Fontana, Sabrina Nicoli, Marina Rigotto, Luca Venco.

Direttore responsabile: Antonio Stefani
In redazione: Valentina Celsan, Stefano Rossi
Contributi multimedia: Corrado Graziano, Davide Samadello, Federica Vencato
Coordinamento editoriale: Concetta Pellegrino

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