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Tutela del Made in Italy e Polo Museale: l’innovazione nel Settore Concia

Settore Concia protagonista di due recenti iniziative volte a valorizzarne la storia e l’importanza nel Made in Italy, ma anche quale elemento di crescita e sviluppo territoriale.

La prima novità è l’emanazione di una legge a Tutela del Made in Italy che introduce un importante riconoscimento del settore, con particolare attenzione alla sperimentazione e all’innovazione; la seconda riguarda la creazione di un polo museale dedicato proprio alla storia e all’evoluzione della Concia. “Parliamo di una filiera che è uno dei fiori all’occhiello delle produzioni vicentine, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, forte di una lunga tradizione, di competenze e professionalità cresciute nel tempo e con la capacità di saper rispondere alle esigenze dei clienti e dei territori in cui opera. Oggi la Concia affronta la sfida della sostenibilità, un percorso iniziato qualche anno fa ma che, con l’ausilio delle nuove tecnologie, può davvero rappresentare un ulteriore elemento distintivo per il settore”, commenta Adriano Boller, Presidente Categoria Concia e Lavorazione Pelli.

Innovazione e sostenibilità

È datata 27 dicembre la Legge finalizzata alla Tutela del Made in Italy, che contiene disposizioni che mirano proprio a valorizzare e promuovere le produzioni di alta qualità sia in Italia che all’estero, enfatizzando il patrimonio culturale e le radici nazionali come elementi da preservare e trasmettere non solo per scopi identitari, ma anche per favorire la crescita dell’economia nazionale nel contesto delle regole del mercato interno.Il provvedimento comprende una serie di misure e iniziative mirate a stimolare l’imprenditorialità di eccellenza italiana, con l’obiettivo di arricchire il Made in Italy attraverso l’acquisizione di nuove risorse, competenze e tutele aggiuntive. Inoltre, sono previste azioni per migliorare e ampliare la collaborazione tra i principali attori impegnati nella promozione e protezione dell’eccellenza italiana, mentre vengono introdotte disposizioni per rafforzare il sistema di sanzioni nella lotta contro la contraffazione.Proprio tale Legge introce un importante sostegno alla ricerca, sperimentazione e innovazione nel settore della Concia della Pelle, che nel Veneto può contare su distretti di eccellenza riconosciuti a livello internazionale. Si tratta quindi di un ulteriore e importante passo verso la riconoscibilità, tutela e valorizzazione di un prodotto che rende Arzignano e Valchiampo conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Oltre al prestigio e alla tutela dell’eccellenza italiana, saranno quindi messe a disposizione dal Governo risorse per l’innovazione e il consolidamento della sostenibilità del settore conciario. “Si tratta – commentano dal Comune di Arzignano – di un risultato storico, ottenuto grazie alla sinergia tra Distretto Veneto della Pelle, Comune e Parlamento”.
“Per il 2024 – sottolineano gli onorevoli vicentini Erik Pretto e il relatore del provvedimento Silvio Giovine, che hanno direttamente sostenuto l’importante azione di emendamento alla legge – 

saranno messi a disposizione 15 milioni di euro per le imprese che operano nella filiera del riciclo tessile e della concia della pelle. Risorse importantissime che serviranno a stimolare l’innovazione e a consolidare la sostenibilità del settore, promuovendo la crescita economica e l’occupazione, nel rispetto dell’ambiente. Un provvedimento, la nuova Legge, frutto di un’importante attenzione alle richieste del territorio e finalizzato verso una sempre maggiore competitività delle nostre imprese”. 

Verso il Museo

Potrà contare sul contributo di 121mila euro stanziato dalla Regione Veneto il progetto che porterà alla creazione di un polo museale dedicato alla Concia. Un’iniziativa che vede promotore e ideatore il Distretto della Pelle (la cui sede ospiterà il futuro museo), con la collaborazione de Le Pleiadi (società di divulgazione scientifica e museale) e il supporto dell’Istituto Commercio Servizi Sb.
L’obiettivo del museo è quello di raccontare un settore, quello della Concia, spesso poco conosciuto ma che ha portato il territorio Arzignanese e della Valle del Chiampo a essere conosciuto in tutto il mondo proprio per l’eccellenza delle sue lavorazioni. Ed è questa storia, fatta soprattutto di tante piccole imprese, che si vuole far conoscere al pubblico. La Concia negli anni ha conosciuto alterne fortune, ma ha sempre rappresentato un tratto distintivo della provincia vicentina, contribuendo anche al suo sviluppo e al suo benessere. Oggi il settore guarda alla sostenibilità e all’innovazione per migliorare ancor più i propri processi, non sono in ottica produttiva ma anche di impatto ambientale e sociale. 

Boller sottolinea l’importanza della scelta delle Associazioni di categoria della filiera della pelle di costituire un Distretto e lavorare assieme per raggiungere obbiettivi comuni come questi, rilevanti per le aziende e per il territorio.