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Truffe agli anziani: c’è un nuovo reato ma è importante fare prevenzione

Con l’estate, oltre alle temperature, aumentano anche le truffe ai danni dei soggetti più fragili, come gli anziani. Parenti in ferie, vicini in gita, poco controllo sociale, e così chi ha qualche anno in più diventa facile bersaglio.

Un inasprimento del fenomeno che non fa che confermare quanto il Comandante dei Carabinieri del Veneto ha spiegato in una intervista, ovvero che le truffe agli anziani nel 2024 sono cresciute del 10%. Certo, oggi una maggior consapevolezza, e maggiori controlli, hanno permesso di aumentare anche le attività repressive, con i reati scoperti saliti da 141 a 259. Ma molto è stato fatto anche sul fronte preventivo. Proprio su questi temi ANAP, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato, da anni impegnata su questo fronte, ha dichiarato: “Bene l’introduzione del nuovo reato di truffa aggravata ai danni degli anziani, ma dobbiamo continuare anche con campagne di sensibilizzazione”.

Severino Pellizzari, presidente dell’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati (ANAP) di Confartigianato Persone Veneto e Vicenza, dichiara: “Accogliamo con favore l’introduzione del nuovo reato: un segnale importante da parte delle istituzioni, che riconosce la vulnerabilità di una fascia della popolazione troppo spesso colpita da raggiri e abusi. Come Associazione continueremo a vigilare affinché, accanto agli strumenti repressivi, vengano potenziate anche le azioni di prevenzione, informazione e tutela effettiva, sia per i nostri iscritti che per tutti i cittadini anziani”.
Il nuovo reato di truffa aggravata nei confronti degli anziani, recentemente introdotto nel Decreto Sicurezza approvato dal Governo, sarà punito con pene da due a sei anni di carcere e una multa fino a tremila euro.
“Rafforzare gli strumenti di deterrenza e di repressione è un segnale importante; resta per noi fondamentale, però, che a questa novità normativa si affianchi un impegno strutturale in termini di prevenzione, informazione e supporto alle vittime, cosa che come Associazione portiamo avanti con la campagna ‘Più Sicuri Insieme’ in collaborazione con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza”, continua Pellizzari.
“La sicurezza degli anziani non è solo una questione giudiziaria, ma un tema sociale, culturale e civile che riguarda l’intera comunità, che passa dalla prevenzione, sensibilizzazione e informazione: solo così la norma può tradursi in una tutela concreta e duratura – aggiunge il presidente ANAP -. Insisto sul fatto che anche i figli mettano in guardia i loro famigliari su questi fenomeni: l’informazione e la vicinanza sono fondamentali per prevenire i tanti tentativi di truffa a danno delle persone più anziane”.