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NOLEGGIO CON AUTOBUS: CONFARTIGIANATO BUSOPERATOR E CNA FITA CONTRARI A DEROGHE

«Non interrompete il processo di modernizzazione, crescita e crescita qualitativa del servizio autobus a noleggio con delle assurde quanto inopportune deroghe ai requisiti minimi necessari per erogare il servizio». È questo l’appello che le due maggiori organizzazioni di categoria del settore Confartigianato Bus Operator e Cna Fita fanno all’assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso e ai consiglieri regionali, occupati in questi giorni a decidere sulle possibili modifiche alla legge regionale n° 11 del 2009.

Da aprile 2009, con l’adozione dalla L.R. 11, anche nella nostra Regione si è dato corso alla liberalizzazione del trasporto persone con autobus da noleggio. Una norma attesa da molti anni che, permettendo come nel resto d’Europa di immatricolare un numero illimitato di autobus da noleggio con conducente e di scuolabus, ha portato in pochi mesi alla strutturazione delle aziende del settore che oggi conta circa 350 imprese con quasi 3000 autobus. E proprio in previsione di un tale sviluppo, a tutela dei trasportati, il legislatore ha opportunamente previsto – passato un periodo transitorio di 24 mesi in scadenza – dei requisiti minimi essenziali che le imprese devono garantire.

· l’anzianità massima per i mezzi fissata a 15 anni;
· una idonea sede;
· la presenza in libro paga di almeno un autista ogni due mezzi;
· l’adozione di una carta dei servizi.

«Chiediamo solo coerenza e rispetto delle regole – spiegano le organizzazioni -. Il 22 aprile prossimo, quando scadrà il periodo transitorio, dovranno scattare i dovuti controlli. Ne va della sicurezza dei clienti, molte volte ignari delle condizioni dei mezzi in cui viaggiano, e della sopravvivenza delle centinaia di imprese che si sono messe in regola sostenendo a volte importanti impegni economici».
«Non siamo disposti ad accettare – prosegue la nota congiunta – altri periodi transitori o peggio un’anzianità dei mezzi maggiore. Lo dobbiamo ai nostri clienti, soprattutto a quelli più piccoli che ogni giorno portiamo a scuola e ritorno con gli scuolabus. È ancora vivo il ricordo della classe di bimbi che la scorsa estate a causa del calore troppo elevato all’interno dello scuolabus è dovuta ricorrere a ben quattro autoambulanze per ricoverare i bambini colti da malore. D’altro canto basta dare una occhiata all’Albo Regionale, dal quale si evince che in tali servizi sono impiegati autobus in alcuni casi di oltre 30 anni. Per questo come Associazioni chiediamo da tempo regole certe e controlli capillari affinché il confronto delle imprese nel mercato si faccia a parità di condizioni e nella massima tutela e sicurezza dei trasportati».